Festival d’inverno
Terre d’Acqua - L’Opera Galleggiante
promosso dall’Associazione Terre d’Acqua
realizzato con il concorso di risorse di Regione Lombardia
direzione artistica
Giuseppe Romanetti
22 novembre 2025 ore 18
Municipia (Scandolara), Circolo ACLI “Il sorriso”
e
23 novembre 2025 ore 16
Pessina Cremonese, Sala Civica
Racconto del bosco
compagnia rodisio
di Manuela Capece e Davide Doro
con Davide Doro
dai 6 anni e per tutti
Attraversare il bosco vuol dire crescere.
E chiunque diventa piccolo di fronte al grande spirito del bosco.
Racconto del bosco è un’esperienza pensata per tutti, piccoli e grandi insieme.
Una fiaba classica, archetipica, liberamente ispirata al Pollicino di Charles Perrault.
Il tempo di un racconto.
Una storia antica, un rito di attraversamento che è come un seme prezioso che sviluppa una riflessione sul legame profondo che ci lega alla natura più selvaggia.
Questa è una storia che parla di pane e di sassi, di boschi spaventosi e di case perdute, di fame e di paura, di fame e di coraggio.
Tracce, sassi bianchi lasciati sulla strada.
La strada percorsa per diventare ciò che sei.
Lo spettacolo è un invito a diventare grandi senza paura o, perlomeno, a dar voce alla paura sana, intrinseca in ogni distacco.
Grazie alla semplicità con cui la fiaba sa raccontare, attraverso ogni tempo e ogni luogo, una storia buia può farsi luminosa e diventare un piccolo inno alla vita.
7 dicembre 2025 ore 18
Bozzolo, Sala Civica
Mamma Oca
compagnia rodisio
di Manuela Capece e Davide Doro
con Davide Doro
in collaborazione con La Roulotte Enchantée (Lausanne, CH) e VolterraTeatro Festival (IT)
dai 3 ai 6 anni e per tutti
Bisognerà attraversare il bosco, dice la Mamma Oca ai suoi piccoli.
La Mamma Oca sa come fare, è una mamma strana, grossa e buffa, ma sa cullare, sa far da mangiare e sa accendere il fuoco quando arriva il buio.
E soprattutto la Mamma Oca sa che quando arriva la notte bisogna raccontare una storia.
E allora noi ci facciamo piccoli piccoli, per entrare nella casetta ai piedi della grande luna e finalmente attraversare il bosco.
La Mamma Oca sa che oltrepasseremo la notte, che arriverà il sole del mattino dopo, e che domani sarà già il tempo di un’altra storia.
Ci concentriamo sulla figura della Mère L’Oye, Mamma Oca, una madre archetipica, presente nella tradizione popolare e ripresa da Perrault, che ci permette di indagare i riti di iniziazione.
Cerchiamo un personaggio che è emblema della ritualità, una grande madre cantastorie capace di portarci nei luoghi lontani dove si compie il rito.
L’adulto che spinge il bambino verso il viaggio iniziatico, sussurra il divieto da infrangere o la sfida da compiere.
La Mamma Oca è lo strumento che ci permette di rispondere al bisogno di sogno, di illusione, di meraviglioso, è la via d’accesso all’ignoto, allo sconosciuto, al non detto.
È lei che recupera lo scheletro della vicenda umana e che ne porta tutti i racconti.
13 dicembre 2025 ore 20.45
Gussola, Sala Civica Giovanni Paolo II
SANDOKAN O LA FINE DELL’AVVENTURA
I Sacchi di Sabbia
da “Le Tigri di Mompracem” di Emilio Salgari
scrittura scenica Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano
costumi Luisa Pucci
tecnica Federico Polacci
produzione I Sacchi di Sabbia/Compagnia Lombardi - Tiezzi
in collaborazione con Teatro Sant’Andrea di Pisa, La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il sostegno di MiC e Regione Toscana
Tratto da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari, lo spettacolo si svolge attorno al tavolo di una cucina dove quattro personaggi vivono le intricate gesta del pirata malese. Perno dell'azione è l'ortaggio, in tutte le sue declinazioni: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patate-bombe, prezzemolo ornamentale. E poi cucchiai di legno come spade, grattugie come cannoni, una bacinella piena d'acqua per il mare del Borneo, scottex per cannocchiali, e ancora sacchetti di carta, coltellini, tritatutto...
Il racconto si affaccia alla mente degli spettatori, per poi esplodere con una frenesia folle contagiosa. La cucina è casa di Sandokan, nave dei pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese, spiaggia di Mompracem. Fedele all’ideale di un ironico esotismo quotidiano (Salgari non si avventurò mai oltre l’Adriatico), lo spettacolo - attraverso la rifunzionalizzazione di semplici oggetti d’uso - è un elogio all’immaginazione, che rischia di naufragare nel blob superficiale dei nostri tempi.
14 dicembre 2025 ore 17
Solarolo Rainiero, Sala del Consiglio
Attacchi di Swing
con Alessandro Mori e Corrado Caruana
di Teatro Necessario Circo – Centro di produzione di circo contemporaneo
Musica e comicità sono gli ingredienti di questo spettacolo per far ridere, per approfondire la storia della musica, per far conoscere musiche che giravano il mondo su una carrozza, per fare una festa manouche e swing con il duo formato da Alessandro Mori, clarinettista votato alla comicità, e Corrado Caruana, virtuoso chitarrista che scala la tastiera con il sanguigno spirito gipsy jazz.
Un salotto anni '30, atmosfera soffusa, la gran soirée sta per cominciare. In scena il virtuosismo della chitarra manouche di Corrado Caruana (Django’s Fingers) e l’eclettismo di Alessandro Mori (Teatro Necessario) al clarinetto. Un duo swing saltellante e spumeggiante, che assorbe gli elementi ritmico-armonici jazz e del valzer francese, arricchito da improbabili strumenti a sorpresa e una loop station che sintetizza e amplifica il divertimento.
Il ritmo incalza durante il viaggio musicale, fatto di ottima musica, brindisi, aneddoti sorprendenti. Un continuo crescendo di humor ed eventi surreali, che esplode in una miriade di strumenti musicali. Un duo irrefrenabile. Divertimento, virtuosismo musicale e comicità.
18 dicembre 2025 ore 21
Marcaria, Villa Negri (Cesole)
Canto di Natale
di Renzo Ruggieri (Jazz Musical Story)
dal celebre racconto di Charles Dickens
adattamento letterario Clio Pizzingrilli
Renzo Ruggieri, fisarmonica
Gilberto Colla, attore
Canto di Natale di Renzo Ruggieri è un racconto in musica jazz che nasce dall'idea di creare una possibilità differente rispetto ai tradizionali concerti natalizi. Una ricerca musicale molto attenta, quella del musicista, all'atmosfera tenebrosa prima e gioiosa dopo, che accompagnano l’ascoltatore nel mondo immaginifico dello scrittore inglese.
L’opera narra la conversione di Scrooge, in inglese spilorcio, in un uomo generoso e buono, che si manifesta a seguito dell’incontro con tre spiriti rappresentanti il Natale del passato, del presente e del futuro.
L’esecuzione di celebri melodie natalizie reinterpretate dai due artisti, chiude il concerto nel coinvolgimento ed emozione dei presenti, adulti e piccini.
Non è un caso, evidentemente, che A Christmas Carol sia annoverato tra i più bei racconti di Natale.
21 dicembre 2025 ore 17
Piadena, Teatro Parrocchiale
D U E
compagnia rodisio
di Manuela Capece e Davide Doro
con Davide Doro e Francesca Tisano
in residenza presso Teatro di San Pietro - Carte BlancheETS, Volterra
in collaborazione con il Comune di Volterra
dai 3 ai 7 anni e per tutti
Due esseri diversi e complementari al tempo stesso che si incontrano per caso o per destino, si guardano negli occhi e si accende la scintilla.
Quel colpo di fulmine che è come un secolo che dura un secondo.
Un duetto bizzarro e clownesco, che prende per mano e accompagna un po' dappertutto con la forza dell’immaginazione.
DUE parla della magia di trovarsi.
Riconoscere la possibilità di un incontro, allenare la capacità di sentire e comprendere l’altro, buone pratiche da esercitare fin da piccoli.
DUE è il racconto di un incontro quotidiano, poetico, visionario, onirico, surreale, impossibile.
Raccontiamo il risultato semplice di uno più uno, un gioco divertente tra due singoli che si incontrano in un campo libero di azione e reazione.
Incontrarsi vuol dire non essere più soli, quella complicità che non ha bisogno di niente, solamente del puro stare insieme. Una sorta di linguaggio silenzioso, un incontro di pensieri e di gesti, l’emozione di leggersi negli sguardi, aggrapparsi al braccio di qualcun altro e non lasciarsi più.
DUE ci parla di empatia, di quella capacità dirompente e rivoluzionaria di percepire quel legame misterioso che ci unisce.
DUE è uno spettacolo leggero e poetico per tutti che nasce da questo bisogno di sentire nel senso più profondo. Per imparare a mettersi nei panni dell’altro.
Per curare, coltivare, proteggere, riparare, accudire, conservare, custodire.
Abbracciare.
a cura di Stefano Superchi







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