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12 febbraio 2025

Nazzareno, “Forte come la morte é l’amore”

Nazzareno

“Forte come la morte é l’amore”

 

 

 

Oggi il mio amico compie gli anni e vorrei portargli un piccolo pensiero, un fiore, sì, credo proprio che gli porterò un fiore. Sarà un fiore semplice, sicuramente colorato e di campo, perché a lui piace camminare nei campi, gli piace ascoltare la natura nei suoi rumori, ammirarla nei suoi colori, nelle sue meravigliose forme.

Pensandoci però non gli porterò un fiorellino di campo perché lui preferisce che i fiorellini vengano lasciati là dove nascono e dove si trasformeranno in altri fiorellini in uno stupefacente ciclo eterno. Cosa potrei portargli allora? È difficile scegliere un regalo per lui, Il mio amico non dà molta importanza alle cose materiali. Potrei portargli dei cioccolatini, ma al mio amico il cioccolato non fa molto bene.

E allora gli porterò la mia amicizia, la mia stima, il mio affetto, la mia riconoscenza. Gli farò una carezza e lui spargerà su di me un po' della polvere d'oro del suo cuore affinché io non perda mai la voglia di volare.

Auguri Nazza

Giovanna Anversa

 

J.W. Waterhouse - The lady of Shalott

 

 Di quale amore poi si va parlando. Di quello oscuro, che non ha logiche ne ragioni, che è patimento e sublime gioia dell’animo. Di quell’amore che ti accende e ti spegne, ti esalta e ti deprime conscio di non esserne mai all’altezza.

Perché l’amore è questo, un eterno moto ondivago in cui da sempre si va navigando. L’amore. Di quale amore poi dovrei parlare. Di quello che vi spinge ad andare avanti, a gioire della gioia, a stupirvi, ed ogni volta, della tenerezza, a soffrire, ed ogni istante della lontananza. Si, proprio quello, quello é l’amore. Non fatevi gabbare da chi vi dice che esiste una gioia sempiterna, assoluta, incorruttibile, incontrovertibile. Quella è la gioia delle statue di marmo. E’ quella dell’immoto.

La gioia vera, quella vera, non ha momenti uguali, non ha istanti fissi come vetro alle finestre. E’ più simile al vento. A volte imperioso, altre volte più lieve, sempre e comunque presente anche nella sua assenza. Non cercate di resistervi, poiché non v’é forza in natura che possa contrapporvisi.

Forte come la morte é l’amore”, a volte anche di più. Oltre. Conobbi un tempo un uomo che, innamorato della sua donna e dopo cinquant’anni di vita insieme, tra momenti di tenerezza ed altri ancora di burrasca - lui amava pure il vino senza rimanerne schiavo, ma quell’amore che sempre porta l’allegria nel cuore -, visse la sua vita sino alla morte della sua cara. E ne visse anche dopo. Una sedia nella cappella ove lei fu sepolta, anni e anni e tutti i giorni a parlare con quel marmo in maniera a volte lieve ed altre ancora più pesante.

Forte come la morte è l’amore”. E a volte anche di più perché poi spesso va oltre, lo supera. Ebbene, quell’uomo non passò giorno senza portare un fiore, lucidare la lapide come fosse la finestra della dimora di lei e come fosse lei, dopo quel gesto, a vedere meglio. Non passò istante senza lo di lei pensiero. Quell’uomo che conobbi allora era mio nonno...

Buon San Valentino? No, non ve lo auguro affatto. E non ve lo auguro poiché non vi dovrebbe essere festa per innamorati ma vi dovrebbero essere giorni, settimane, mesi, anni in cui ringraziare il cielo d’averne incontrato un poco almeno sulla strada. Vi auguro invece di vivere, incontrandone ove a volte si fa pure fatica a vederne.

Incontrandone negli occhi delle genti, tra le pareti delle vostre dimore e fuori, nel silenzio dei campi e in tutto ciò che vi assomiglia. Vi auguro di viverlo, donne con uomini, uomini con uomini, donne con donne. Senza distinzione alcuna. Ma ancor di più vi auguro di vivere l’amore per la vita, per i suoi passi, per le sue difficili tappe, per le salite e i precipizi. Vi auguro di viverlo e basta. Sia questo, e per i giorni che verranno, il vostro San Valentino.

Di quale amore s’é qui parlato. Del mio forse. Perché ogni amore ha la sua lingua, il suo idioma, le sue declinazioni. Amore è, parimenti, ogni cosa che vi fa star bene. E anche - paradossalmente - ogni cosa che vi fa star male e dalla quale riuscirete ad imparare qualcosa.

A volte guardo la donna che amo e che mi cammina accanto mentre dormendo è avvolta solo dal silenzio delle cose. Anche in quel mentre l’amo.

Ed è San Valentino ogni qual volta lo riesco a cogliere... 

 

Nazzareno





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