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12 gennaio 2025

Rod Stewart Vizi e virtù di un edonista del rock

 Rod Stewart
Vizi e virtù di un edonista del rock

 



Have I told you lately that I love you?
Have I told you there's no one else above you?
Fill my heart with gladness, take away all my sadness
Ease my troubles, that's what you do


Compie 80 anni un altro genio, figlio di un'isola che quando genera artisti, li fa impareggiabili e unici, come se nel su grembo avessero origine solo ovuli preziosi. Rod Stewart ha graffiato con la sua voce note sia rock che melodiche trasformandole in folk pop swing con una naturalezza sorprendente. Rod sfida ogni sorta di danza che inevitabilmente esplode ascoltandolo: boogie, rock, twist, lento, la sua musica e la sue voce entrano in circolo come sangue scoagulato già dalle prime note e il calore sale, arriva alle orecchie che diventano rosse come braci. E' una scia incandescente, una scottatura di medusa, un'insegna al neon nella notte.

Giovanna Anversa
 
 



1945 - Rod Stewart è nato a Londra nel 1945.
Il calcio è la sua prima vocazione, e Rod si avvicina ad avere un contratto da professionista, ma la sua passione per la musica, iniziata cantando nei gruppi "skiffle" di Londra, è più grande e si rafforza con un tour europeo del folk-singer Wizz Jones, che lo porta con sè come corista.
 
Rod Stewart & Elton John - Michael Putland archive

 
1964 - Entra ed esce da gruppi di british blues, suonando con John Paul Jones, futuro Led Zeppelin, Mick Fleetwood, Julie Driscoll e gli Steampacket di Long John Baldry.
Col tempo Stewart entra nell'orbita di Jeff Beck, dove trova Ron Wood, con il quale stringe un'importante amicizia.
 
 

1969 - Il Jeff Beck Group si scioglie, e con Wood si unisce ai Faces, gruppo erede degli Small Faces. Da questo momento, la carriera di Stewart si divide tra il solista ed il gruppo. "The Rod Stewart Album", del 1969, ottiene qualche timido riscontro in Usa, ma non in patria, dove sono i Faces ad avere una piccola notorietà.
 
 

1971 - Esce il suo terzo LP, che grazie al singolo "Maggie May", sfonda letteralmente tutte le classifiche di vendita. La cosa avrà inevitabili ripercussioni nei Faces, il cui front-man non ne esce inosservato.
 

 
1975 - Di fatto, la popolarità di "Rod the mod" contribuisce a spingere le vendite dei loro dischi, ma nel 1975 il divorzio si consuma. Il cantante vive un momento davvero d'oro, ogni suo singolo si impone con una facilità stupefacente e straordinaria: "Sailing", "Tonight's the night", "You're in my heart" lo battezzano a superstar evidenziandone l'allontanamento dal rock in favore di un pop melodico molto più sweet e british. Rod è "uno del popolo che ce l'ha fatta", ma non rinuncia alla bella vita, perchè "i biondi si divertono di più", come recita il titolo di un suo album che include "Do ya think I'm sexy", enorme successo e classico della disco-music.
 

 



1980 - I cambiamenti di stile non lo spaventano: nei primi anni '80 introduce elementi di pop-elettronico nelle sue opere, e si mantiene saldamente in testa a tutte le classifiche.
 

 
1998 - Esce "When we were the new boys", in cui le chitarre e la voce tornano ad essere 'rock',
 

 
2001 - Dopo 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, il 2 marzo 2001 esce il nuovo album dal titolo HUMAN, su etichetta Atlantic Records. Dopo 8 mesi Warner Strategic Marketing pubblica, il 9 novembre 2001, una nuova straordinaria raccolta, dal titolo "The Story So Far - The Very Best Of Rod Stewart", disponibile in 2 CD e anche in 2 MC e comprende ben 34 brani con i più grandi successi di Rod Stewart.
 

 
Oggi è ancora un cavallo pazzo, che improvvisa in luoghi improbabili, come piazze o aeroporti, momenti di musica, di quella che esplode ovunque ci si trovi. A Rod non serve un palco fisico, è lui stesso un eterno, immortale e graffiante palcoscenico.  
 

 

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