Lo sciamano Canadese, simpatizzante nordista, che da sempre combatte per i diritti civili col suo talento musicale, compie 79 anni
“È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente, perché la ruggine non dorme mai”
79 candeline oggi per Neil Young!
Toronto, 12 Novembre 1945
Artista solitario e tormentato, dall'aspetto di uno sciamano è capace di passare con disinvoltura dalla quiete della ballata acustica alla brutalità della cavalcata rock. Fa parte della cerchia ristretta dei sopravvissuti dell’epoca d’oro della musica popolare, con all’attivo ben 36 album in oltre 40 anni di carriera.
con i Buffalo Springfield |
Dopo aver debuttato giovanissimo con la storica formazione dei Buffalo Springfield e aver raggiunto il successo nel gruppo Crosby, Stills, Nash & Young, Neil si è imposto come uno dei più carismatici e influenti cantautori degli anni '70, contribuendo a ridefinire la figura del songwriter con album come "After the Gold Rush" e "Harvest". Per l'approccio volutamente "grezzo" che contraddistingue tanto i suoi dischi quanto i suoi concerti è stato considerato da alcuni un precursore del punk, mentre la ruvida passione delle sue performance ha spinto tanto la critica quanto gli appassionati e gli stessi musicisti ad acclamarlo negli anni '90 padrino del grunge. Ancora oggi, a quanto pare, Neil Young non intende fermarsi: nel 2020 è stato pubblicato “Homegrown” il quarantesimo album inciso in studio dal rocker canadese, composto da materiale registrato tra Giugno 1974 e Gennaio 1975.
Crosby, Still, Nash & Young |
La vita e la carriera di Neil Young sono state sempre fortemente intrecciate, i suoi ideali hanno trovato respiro nella sua musica e la sua passione artistica è stata potenziata da una forte coscienza civile. I movimenti pacifisti, ambientalisti, per i diritti civili, sono sempre stati terreno fertile per la sensibilità di Neil, contrario ad ogni forma di violenza o guerra. E mentre le sue dita sulle corde della chitarra generano assoli pazzeschi come in "Like Hurricane" o "Southern Man" i suoi valori generano testi come "Cortez the Killer", "Mother Earth" o "Pocahontas".
Neil Young è uno dei più grandi iconoclasti della chitarra elettrica, uno che ha raggiunto il proprio sound lontano dalle convenzioni e dalle tecniche tradizionali e ha conquistato generazioni di giovani, oggi boomer nostalgici. Se parlassimo solo di tecnica, potremmo dire che è un chitarrista molto limitato, ma, grazie a Dio, la musica è molto più che tecnica e Young riempie le sue carenze con una overdose di passione ed emozione. C'è chi suona con il cervello e chi con il cuore; Neil lo fa con la visceralità più primitiva. In un certo senso, il suo modo di suonare la chitarra è un'estensione del suo modo di cantare, qualcosa di strano ma pieno di sentimenti. Qualcosa pieno di energia e di emozione che supplisce le limitate capacità tecniche. Parliamo di una delle carriere più importanti della storia della musica e qui troverete alcuni dei nostri momenti preferiti di Neil Young alle sei corde.
Giovanna Anversa
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