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18 settembre 2024

Settembre, il mese dei musicisti

 Settembre,

il mese dei musicisti

 


Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull'età
Dopo l'estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità
Come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità


 La collocazione del mese di settembre nel calendario è perfetta per evocare mille suggestioni. Finisce ufficialmente l’estate, con la nostalgia degli amori nati sotto l’ombrellone che svaniscono, inizia l’autunno e con lui la malinconia per ciò che poteva essere e invece non è stato. Forse è per questo che, nella storia della musica pop, settembre ha un suo posto di rilievo con tanti brani che lo citano, nei testi o nel titolo, facendone il mese più ‘cantato’.
 


Fra le canzoni dedicate al nono mese dell’anno non può mancare “29 settembre” di Mogol e Battisti, che racconta la storia di un tradimento mordi e fuggi nell’Italia di fine anni Sessanta. Fu il primo successo del Lucio nazionale come autore, portata in vetta alle classifiche dall’Equipe 84 del ‘Principe’ Maurizio Vandelli e poi reinterpretata da Lucio Battisti stesso nel suo album d’esordio. Se vogliamo fu una sorta di manifesto della liberazione sessuale (che di lì a poco sarebbe arrivata con il Sessantotto), e sfatò il tabù dell’amore clandestino, sino ad allora nascosto sotto al tappeto della musica di casa nostra.
 


Discorso diverso invece per “Settembre” di Alberto Fortis, biglietto da visita dell’artista di Domodossola che all’epoca ne sintetizzò lo stile innovativo ed eclettico. Curiosamente, Fortis aveva registrato i suoi precedenti lavori con l’ausilio della Premiata Forneria Marconi, che irrompe in questa lista di diritto con “Impressioni di Settembre”.

 


Antonello Venditti, invece, fa riferimento a un amore che cerca di resistere all’arrivo dell’autunno e che «coi suoi venti, non può, non vincerà». Stesso titolo per la canzone, ma diversa chiave interpretativa, per Peppino Gagliardi (cantautore citato addirittura dagli Abba come fonte di ispirazione) che immagina la nostalgia per un amore estivo, destinato a volare via.


 

Ultimo, nella sua “22 settembre”, racconta invece una storia di rinascita personale, piazzandola nel giorno dell’equinozio autunnale.
 


Ovviamente anche fuori dai nostri confini le dediche e i riferimenti abbondano. In “September MornNeil Diamond scrive (sulla musica di Gilbert Bécaud per la sua “C’est en Septembre”) una propria versione in inglese del brano, che narra di un amore riscoperto.

 


Maurice White (con gli Earth, Wind and Fire) dà alla sua “September” un significato molto più personale, facendo riferimento a una storia che resiste al tempo e che, idealmente, attraversa i mesi a ritmo di funk. Il giorno citato all’inizio della canzone (il 21 settembre) è quello in cui White, grazie alla moglie Marilyn, è diventato padre di suo figlio Khabran.

 


Ma settembre, nella musica, ha assunto significati ancora più profondi. In “Wake Me Up When September Ends”, Billie Joe Armstrong (leader dei Green Day) racconta la perdita dell’innocenza; in settembre, da bambino, perse suo padre. Non a caso, proprio per il tema affrontato, il brano ha assunto una forte connotazione simbolica, diventando una sorta di tributo anche ad altre persone scomparse, come le vittime dell’uragano Katrina o quelle dell’attentato alle Torri Gemelle.


Torniamo in Italia, da Guccini siamo partiti e con lui chiudiamo idealmente il cerchio con l'incipit di "Eskimo", inserito nel film "I giorni cantati" di Paolo Pietrangeli, del 1979.

 


Fra le storie raccontate nelle 60 e passa canzoni dedicate a settembre, è giusto ci sia spazio anche per queste, che molti di noi non potranno mai dimenticare davvero.

Stefano Superchi

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