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17 settembre 2024

C'è un uomo che sfreccia! Il suo nome è Lucio.

C'è un uomo che sfreccia!

Il suo nome è Lucio.

 


 Quando penso a Luciano mi viene in mente un pezzo di Lucio Dalla, "Nuvolari", dedicato al "Nivola", leggendario pilota mantovano. Non c'entra nulla con i pattini, ma mi viene un parallelo quasi naturale, in fondo è un antesignano, un precursore, uno che prima di altri, almeno sulle nostre terre, porta avanti uno sport considerato, a torto, minore; nessuno sport è minore.

Quando corre Lucio mette paura? perché il pàttino è feroce mentre taglia ruggendo la pianura.

Stefano Superchi

 

 

 La cultura sta anche nell'impegno che un "ragazzo", come Luciano Ongari, mette in una passione, nel suo caso i pattini. La cultura sta nello scegliere uno sport di cui si parla poco, ma basta guardarlo per capire cos'è e quali benefici potrebbe portare a chi lo pratica.

Di questa passione sportiva ne fa motivo di condivisione e di turismo sostenibile, Luciano, che quest'anno ha dato il via alla discesa del Po con le rotelle ai piedi, e ci parla dei suoi kilometri nella natura coi pattini.




La passione per i pattini la sente innata. Non trova un momento specifico da cui è partita.
Già da bambino ne era catturato, come tanti di noi. Pattini che si agganciavano alle scarpe, allungabili perché il piede cresceva, Luciano li consumava nelle stradicciole davanti a casa.
Da adolescente conosce le disco roller, locali molto diffusi negli anni 80. Si andava in discoteca, si noleggiavano i pattini e si girava tutta sera a suon di musica... e che musica! Lì la tecnica cresce, migliora. Si andava di venerdì ed era la sera più attesa della settimana. La disco di riferimento era il 501 di Gualtieri (RE), che qualche anno più tardi cambiò il nome e divenne il "Tempo". I pattini erano ancora quelli tradizionali, in gergo i "quad".
Locali storici che, come tutto, fecero il loro tempo finchè quelle disco scomparvero.
Bisogna arrivare al 2007, anno in cui Luciano venne a contatto con qualcosa che lo fulminò:
Piste Pattinabili Users Group (PPUG): un movimento di pattinatori di ogni parte d'Italia che organizzava ogni anno raduni con pattinate turistiche.
 

Gruppo PPUG (dalla pagina facebook)

Il sogno che diventa realta. Scoprire che si poteva pattinare sull'asfalto, anche per molti km, insieme a tante persone con cui condividere giornate intere, fu illuminante. Si innesca in lui una energia, tutt'ora viva, che lo porta a partecipare a uscite di kilometri sulle ruote in linea.
Luciano ha percorso mezza Italia, ha conosciuto centinaia di persone, le loro città, le loro usanze, la loro cultura. Manca il sud dell'Italia ma è in cantiere e intanto fino a Roma ci è arrivato. Descrive il rapporto che si instaura tra pattinatori come qualcosa di speciale, una grandissima famiglia dove nascono fortissime amicizie.
 


I pattini ai piedi sono senso di libertà che non ha eguali, amplificato dai consensi della gente che li vede sfrecciare, in gruppo, vera e propria magia che chi non prova non può capire.
Il nostro Lucio, nel 2015 fece la sua parte, organizzando il primo raduno PPUG a Casalmaggiore, il primo in assoluto. Fu un grandissimo successo, 105 partecipanti provenienti da più città del nord Italia, a cui ne seguirono altri.
Portò i pattini anche in diverse edizioni di Bicincittà, in quanto mezzo ecologico non meno nobile della bici. E che dire del "Giro dei due ponti"? 70 km tra la sponda sinistra e quella destra del Po, passando per i ponti di Casalmaggiore e San Daniele Po. Tra le tante scorribande Luciano conta anche la manifestazione ecologica a Cremona partendo in pattini da casa per un percorso di 60 km. Infine quest'anno ha portato la sua passione alla Discesa del Po per la prima volta.
Programmi futuri? Questo autunno, tenterà la sua prima 100 km in pattini: Casalmaggiore - Cremona - Casalmaggiore, approfittando del nuovo asfalto della ciclovia VenTo, che ha reso il nostro argine maestro, una vera e propria pista di pattinaggio.
 


 

Il tasto dolente è che i pattini sono vietati dal codice della strada, ma questo non ha impedito agli appassionati di crescere, di acquisire consapevolezza e stilare sacrosante regole, tra cui non pattinare nelle strade a traffico veicolare; se capita si coinvolge sempre la polizia locale del luogo. L'etica del pattinatore ha sortito attenzione da parte delle forze dell'ordine, che venutene piano piano a conoscenza hanno preso le giuste misure.
In cantiere nel 2025 un raduno sull'argine del Po, per fare "assaggiare" il nuovo asfalto agli amici pattinatori di tutta Italia.

Giovanna Anversa

 


 

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