Un artista come Tim Burton non poteva che essere esposto al Museo del Cinema di Torino, uno dei musei più affascinanti che si possano vedere dedicato all’arte meravigliosa che è il cinema a cui il museo dà il giusto lustro dagli esordi di questa espressione meravigliosa ad oggi. Sotto il link per un viaggio virtuale all’interno di questo spazio magico e della sua cornice, la Mole Antonelliana, e una breve gitarella dentro la mostra che consigliamo di visitare live. Entrare nella Mole, salire dentro un parallelepipedo di vetro alla sua cupola e percorrere le sue spirali dedicate al cinema e al suo mondo, è un'esperienza extrasensoriale.
https://www.museocinema.it/it/museo-nazionale-cinema
IL MONDO DI TIM BURTON
«Ho capito di aver creato con i miei film un club ideale per gli eterni ragazzi che amano i falliti, la libertà, i marziani».
IL MONDO DI TIM BURTON è la mostra che il Museo Nazionale del Cinema di Torino dedica al genio creativo di questo regista capace di portare lo spettatore in mondi immaginari. Ideata e co-curata da Jenny He in collaborazione con Tim Burton e adattata da Domenico De Gaetano porta per la prima volta in Italia, l’arte surreale più vicina alla realtà nella cornice fantasticamente affascinante della Mole Antonelliana; inaugurata il 10 ottobre 2023 rimarrà aperta al pubblico fino al 7 aprile 2024.
“Ancora una volta il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio a un grande artista di fama internazionale - sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. Con la sua grande creatività e maestria ha dato vita a film universali, apprezzati da tutti, appassionati e non. Per oltre 30 anni ci ha conquistato con le sue storie, da Beetlejuice alla Sposa Cadavere fino al recente grande successo di Mercoledì, la seconda serie Netflix in lingua inglese più vista in assoluto”.
"Ospitare Tim Burton a Torino è un sogno che si realizza - afferma Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. L'immaginario fantastico dei suoi film ha accompagnato le nostre vite, dai bambini agli adulti, ed è meraviglioso vedere come il mondo colorato e stravagante di Tim Burton si inserisce nel magico spazio della Mole Antonelliana. La mostra è stata ospitata in altri Paesi in spazi espositivi convenzionali, e sono sicuro che il Museo Nazionale del Cinema si trasformerà per unire follia architettonica e genio creativo, oltre a inserirsi nel progetto strategico di internazionalizzazione del nostro ente".
La mostra ripercorre le orme del regista e dell’evoluzione della sua singolare immaginazione visiva di artista postmoderno multidimensionale, in una sorta di autobiografia raccontata attraverso il suo processo creativo senza limiti. Con la presentazione unica dell'opera di Tim Burton, la sua visione unica trascende i mezzi e i formati, rendendo chiaro come idee, temi e persino alcune immagini specifiche della sua arte siano finite nei film più iconici che oggi associamo allo sfarzoso spettacolo cinematografico.
Molto prima del successo critico e commerciale nei generi live-action e animazione, Burton si è ispirato ai film della TV, alle animazioni, ai fumetti sui giornali, ai miti e alle favole raccontate a scuola e ad altre forme di cultura popolare, incorporando queste influenze di sempre nella sua arte e nei suoi film. Gli schizzi della sua infanzia dimostrano la varietà intima ed espressiva di questo artista poliedrico e richiamano il lavoro dei suoi predecessori, tra cui fumettisti e illustratori classici come Edward Gorey, Charles Addams, Don Martin e Theodore Geisel. Anche l'impatto dei film di mostri giapponesi, del cinema espressionista, del catalogo horror degli Universal Studios e dei maestri della suspense William Castle e Vincent Price permeano il suo lavoro.
Timothy Walter Burton (1958) è cresciuto a Burbank, in California, un quartiere omogeneo della periferia americana che lo ha spinto a trovare tregua e a fuggire dalla sua insipidezza. Ampiamente conosciuto come uno degli artisti più fantasiosi e come regista capace di realizzare gli effetti visivi più fantastici, ha reinventato il cinema di genere hollywoodiano come espressione di una visione personale, attirando a sé un pubblico internazionale di fan e influenzando una generazione di giovani artisti che lavorano nel cinema, nel video e nella grafica. Burton ha studiato al CalArts per diventare un pioniere di un genere cinematografico onirico, grottesco e bellissimo che non era mai esistito prima. La sua iconica filmografia degli ultimi tre decenni comprende Beetlejuice (1988), Batman (1989), Edward mani di forbice (1990), Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas (1993), Ed Wood (1994), Big Fish (2003), La sposa cadavere (2005), Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street (2007), Alice in Wonderland (2010), Dumbo (2019) e Wednesday, la seconda serie Netflix in lingua inglese più vista. Ha creato uno stile artistico chiamato "Burtonesque" e, sebbene sia ampiamente conosciuto come regista, Tim Burton è anche dotato di talento in varie aree artistiche, tra cui belle arti, fotografia e scultura, che lavora nello spirito del Pop Surrealism.
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