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22 gennaio 2024

L'ULISSE DI HUGO PRATT

L'Ulisse di Hugo Pratt in mostra al Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona

In collaborazione col Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona e alla presenza del grande Marco Steiner e del giornalista Fabrizio Paladini, sabato 20 Gennaio è stata inaugurata, presso la splendida cornice del Museo Archeologico di Cremona L’Ulisse di Hugo Pratt, una storia nata dall’arte e dalla fantasia del celebre fumettista e artista, padre di Corto Maltese, con i testi di Fabrizio Paladini e Marco Steiner.
Ci fu un marinaio prima di Corto Maltese, si chiamava Ulisse.
Il momento è stato di grande emozione e levatura per il luogo, per le opere e per chi le ha raccontate.


GLI AUTORI
Hugo Pratt il padre di Corto Maltese è nato a Rimini il 15 giugno del 1927, ed è considerato uno dei più grandi disegnatori del mondo. Per definire le sue storie è stato appositamente coniato il termine di “letteratura disegnata”. Ha vissuto in Italia, Etiopia, Argentina, Inghilterra, Francia e Svizzera, viaggiando praticamente in tutto il resto del mondo. È morto a Losanna il 20 agosto del 1995.
Fabrizio Paladini nato a Roma, giornalista da oltre 40 anni. Ha scritto, tra l’altro, su Il Messaggero, Panorama, Il Corriere della Sera. Ha fondato e diretto Metro, il primo quotidiano gratuito. Ha pubblicato Bangkwang per Mondadori, Cavalli in Palio con Gianni Giansanti per White Star e Gli artigli dell’Aquila per Vallecchi.
Marco Steiner è uno pseudonimo suggerito da Hugo Pratt e nasce dalla sua passione per due generi letterari: l’avventura e il noir. Il nome Marco nasce da Mar per Marlowe il detective di Raymond Chandler e Co per Corto Maltese, il marinaio di Hugo Pratt. Steiner sarebbe una trasformazione mitteleuropea di John Steinbeck. Medico chirurgo dentista, dopo l’incontro con Pratt nel suo studio di Roma lascia progressivamente la sua professione e si dedica interamente alla scrittura e al viaggio. Pratt lo chiamava Zane Grey, dal nome di uno dei suoi autori preferiti, uno che faceva il dentista prima di mettersi a scrivere davvero. Da quel momento nasce Marco Steiner.


Così scrive ARTRIBUNE (rivista e pagina facebook che si occupa di arte che, se amate l’arte, consigliamo vivamente di seguire).
Marinaio, viaggiatore, vagabondo, astuto, curioso, approfittatore, infedele, inquieto: mi hanno definito e giudicato in tante maniere. Sono stato rapito, stregato, amato, ingannato e sconquassato dai venti e dal mare. Ho una moglie che mi aspetta e un figlio che mi cerca. La nostalgia non è soltanto la mancanza della propria casa o del passato, è anche la mancanza di un altrove in un tempo che forse non è mai stato. Mi chiamo Ulisse, e questa è la mia storia”. 


Comincia così l’appassionante fumetto di Hugo Pratt dedicato al celebre eroe omerico. Partorito dalla penna del “padre della letteratura disegnata” nel 1963, ovvero quattro anni prima della nascita di Corto Maltese, il suo personaggio più celebre, il libro ripercorre nelle sue centoventi pagine l’avventuroso tragitto del re di Itaca.
Pubblicato originariamente sul Corriere dei Piccoli, il volume e l’esperienza creativa che ne è alla base, sono al centro della rassegna presentata negli spazi del Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona, dal 21 gennaio al prossimo 3 marzo. Si intitola L’Ulisse di Hugo Pratt. Di mari e avventure prima di Corto Maltese, e presenta venticinque tavole originali tratte dalla storica pubblicazione, eccezionalmente poste in dialogo con i reperti della sede museale. Allestita nella navata centrale di quella che fu la chiesa di San Lorenzo, e inserita nell’ambito delle celebrazioni per il 35esimo anniversario della nascita del Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona, partner dell’iniziativa, la rassegna accende i riflettori sul fumetto di Pratt, dimostrando l’attualità del capolavoro omerico, nonché la capacità del disegno di donare nuova veste a un racconto consolidato nel nostro immaginario collettivo.



Recentemente pubblicato in una nuova edizione da Cong Sa, l’Ulisse di Pratt racconta in versione assai ridotta il tortuoso cammino compiuto dal re di Itaca prima di tornare in patria. Figura iconica della cultura greca e occidentale, e protagonista di un percorso di vita che è da sempre simbolo di libertà e ricerca dell’ignoto, il mitico Odisseo è delineato dal fumettista in contrapposizione al figlio Telemaco. Accompagnato nella sua nuova edizione dai testi di Fabrizio Paladini e Marco Steiner, il fumetto è strutturato proprio mettendo in luce le visioni complementari del padre e del figlio. Le emozioni dei due uomini prendono forma nei disegni del fumettista, delineando due personaggi meno “eroi” e più “uomini” rispetto a quelli tramandati dalla storia.


La differenza tra Ulisse e Corto? Ne ha dato un’ottima traccia Marco Steiner: Ulisse viaggia per tornare, pur essendo il suo un viaggio fisico ma anche un viaggio di crescita, di esplorazione dentro e fuori di sé, ha lo scopo del rientro, ha il limite dell’impegno e del ritorno, lui è Re, figlio, marito e padre, ha legami forti che interrompono il suo viaggiare. Corto no, Corto non ha porti in cui tornare, non ha amori che non può abbandonare, non ha mete fisse, ha patria nel mondo Corto è libero!

 

a cura di Giovanna Anversa

la sede della mostra

 

 

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