"Viva Tondelli"
Il documentario dedicato allo scrittore Pier Vittorio Tondelli
"Viva Tondelli" è un documentario che celebra la vita e l'opera di Pier Vittorio Tondelli, lo scrittore emiliano nato il 14 settembre 1955 a Correggio.
Laureato al DAMS di Bologna, esordisce nel 1980 con "Altri libertini", romanzo cult degli anni '80 che affronta temi come omosessualità, gioventù e marginalità, scatenando polemiche e sequestri. Autore di opere come "Pao Pao" e curatore di antologie per giovani scrittori, muore prematuramente di AIDS nel 1991, a 36 anni, lasciando una immensa eredità nella letteratura postmoderna italiana.
Il film, diretto da Michael Petrolini e ideato dal giornalista Stefano Asprea, dura 60 minuti e vede la produzione esecutiva di D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna, in collaborazione con il Comune di Correggio e il Centro documentazione Tondelli. L'assessora regionale Gessica Allegni lo definisce un omaggio alla capacità tondelliana di narrare l'Emilia-Romagna con respiro internazionale.
Presentato in conferenza stampa l'8 dicembre 2025 a Bologna, il documentario debutterà il 13 dicembre alle 20:30 al Cinepiù di Correggio, con eventi correlati tra Correggio, Bologna e Rimini; a gennaio raggiungerà Reggio Emilia al cinema Rosebud.
L'iniziativa promuove la riscoperta di Tondelli tra nuove generazioni, valorizzando il suo legame con la terra emiliana.
"Viva Tondelli" enfatizza la relazione indissolubile di Pier Vittorio Tondelli con la terra emiliana, ritraendolo come uno scrittore che racconta i volti e i mutamenti dell'Emilia-Romagna senza stereotipi, mantenendo radici salde nella bassa reggiana e nella sua Correggio.
Immagini di repertorio e letture illustrano come Tondelli descrivesse la sua "consapevolezza di essere impastato di quella nebbia e di quei vapori che la campagna emana", unendone l'opera internazionale al tessuto locale.
Stefano Superchi
MadrEmilia – Sulla via di Tondelli
L’Emilia-Romagna, sospesa tra il sapore della sua florida terra e la capacità di rielaborazione mitica dei suoi abitanti, che ne fanno un luogo al tempo stesso concreto e immaginario. Luogo di transito e terra di confine, con i suoi assi di percorrenza tra est e ovest e tra nord e sud, il paesaggio a grandi spazi aperti, l’intraprendenza e la curiosità dei suoi abitanti. All’Emilia-Romagna, territorio unico in Europa e allo stesso tempo spaccato della provincia italiana, è dedicato il documentario MadrEmilia – Sulla via di Tondelli, che narra la provincia reggiana e la regione attraverso le suggestioni dello scrittore di Correggio, che nella sua produzione di romanziere ne aveva prefigurato e interpretato i cambiamenti recenti.
Personaggi emiliani più o meno noti, tra cui i cantanti Vinicio Capossela e Francesco Guccini, raccontano dal proprio punto di vista il mutare dell’Emilia moderna, definendone le caratteristiche e collocandole nella storia e nell’evoluzione di questa regione. La narrazione affida alle parole di Tondelli e a quelle degli intervistati una lettura complessa e a più voci del territorio nella contemporaneità, con riferimenti ai processi storici che l’hanno caratterizzato nel tempo.
Prodotto da Fscire e Unimore
ideato e curato da Alberto Melloni e Stefano Calabrese
diretto da Christian Tasso
montato da Fabio Nardelli
narrato da Max Collini
musicato da Fabio Iaci
con Vinicio Capossela, Francesco Guccini, Beppe Maniglia, Sergio Porta (urbanista), Denis Santachiara (designer), Rodhri Jones (fotografo), Antonella Bianchi (giornalista), Enrico Palandri (scrittore).
Il documentario è andato in onda su RaiStoria il 2 maggio 2016.


































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