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21 settembre 2025

Festival della Fotografia Etica 2025, al via la XVI edizione

Festival della Fotografia Etica 2025, Lodi riparte con la XVI edizione

 



Sabato 27 settembre riparte l’atteso Festival della Fotografia Etica di Lodi, che per cinque weekend di fila, fino al 26 ottobre 2025, porta in Italia le eccellenze del fotogiornalismo internazionale. Anche quest’anno il festival cercherà di coinvolgere il grande pubblico portando all’attenzione i temi più impellenti dei nostri giorni, sensibilizzando sulle condizioni disumane che colpiscono comunità, paesaggi ed esseri viventi in tutte le parti del mondo.




Le mostre a Palazzo Modignani


Lo spazio tematico Le vite degli altri si arricchisce con quattro progetti di autori provenienti da diverse parti del mondo, ognuno testimone di una storia che deve essere raccontata strappandola al silenzio mediatico e restituendole la dignità e la visibilità che merita.

È il caso di David Shaw con Caeadda, viaggio tra le terre dei contadini nella Dyfi Valley, in Galles. La contrapposizione alla base del racconto visivo è tra l’unità della famiglia tradizionale e la modernità che minaccia questo stile di vita secolare.

 

La lente di Skander Khlif è invece rivolta verso la Tunisia, dove i deserti avanzano, l’acqua scarseggia e i mari si innalzano. Where Dust and Water Dream Together è testimonianza del profondo legame che intercorre tra uomo e natura, un legame fragile quanto solido nel suo resistere ai cambiamenti.

 


Between Blood and Glitter di Jana Margarete Schuler è uno studio su uno dei luoghi più pericolosi al mondo per le donne: Ciudad Juarez. Collocata tra Messico e USA, la città ha visto scomparire oltre 2500 donne in poco meno di trent’anni. Il focus della serie è su un gruppo di Luchadoras (lottatrici) che sfidano le convenzioni comuni e combattono per il rispetto e la libertà di esprimersi.

 


Infine, Adriana Zehbrauskas presenta un progetto complesso e affascinante. Il suo reportage, Becoming a Father:A photographic journey into the world of fatherhood, esplora il tema della paternità in cinque paesi diversi (Guinea-Bissau, Messico, Thailandia, Turkmenistan e Regno Unito). Attraverso le immagini dei neopadri in sala parto, il progetto vuole spronare proprio i padri di tutto il mondo a partecipare attivamente ai primi anni di vita dei figli.



World Report Award

Documenting Humanity


A Palazzo Barni gli scatti dei sette vincitori del World Report Award 2025, scelti tra oltre mille partecipanti. Evento fulcro del festival, il WRA 2025 ha visto una giuria d’eccezione, con figure di rilievo come Alexa Keefe e Elizabeth Krist (National Geographic) e MaryAnne Golon (Washington Post).

 


 

 Per la loro capacità di documentare i grandi temi dell’attualità attraverso le vicende umane, il festival ha premiato Federico Rios, Cinzia Canneri, Diego Fedele, Loay Ayyoub, Md Zobayer Hossain Joati, Julius Nieweler e Afshin Ismaeli.

Federico Rios è il 1° classificato nella sezione Master Award con il reportage Paths of Desperate Hope.
L’indagine documenta il lungo tragitto che oltre un milione di migranti hanno compiuto tra il 2021 e il 2024 nel Darién, la catena montuosa posta al confine tra Panama e Stati Uniti. Venezuelani, afghani, cinesi, haitiani, ecuadoregni, costretti a intraprendere un viaggio in condizioni estreme, con la sola speranza di un futuro migliore.

 

Cinzia Canneri per il reportage Women’s Bodies as Battlefields, menzione speciale nella sezione Master Award.
La serie indaga la condizione delle donne eritree e tigrine, scappate attraverso Eritrea, Etiopia e Sudan a causa di guerre e regimi dittatoriali. Conflitti sfogati attraverso i corpi delle donne, diventati campi di battaglia, vittime di violenze sessuali e soprusi al soldo delle Forze di Difesa Eritrea.




Diego Fedele per il reportage The Price of Choice, 1° classificato nella sezione Spotlight Award.
Sono passati ormai tre anni da quel fatidico febbraio 2022, che ha segnato l’inizio definitivo del conflitto russo-ucraino. Da allora, gli incessanti bombardamenti hanno lasciato una scia di distruzione, paralizzando le infrastrutture, l’economia e lo stile di vita dell’Ucraina.



Loay Ayyoub per il reportage The Tragedy of Gaza, 1° classificato nella sezione Short Story Award.
Fotoreporter del Washington Post, Loay Ayyoub ha documentato per sei mesi, dal 7 ottobre 2023 fino a marzo 2024, la guerra a Gaza. Immagini strazianti, testimoni di uno dei conflitti più sanguinari dell’ultimo secolo, e che ha causato il più largo esodo nella regione dal 1948.




Md Zobayer Hossain Joati con We Live to Fight, 1° classificato nella sezione Student Award.
Il progetto esplora gli scenari di tensioni clandestine di alcune comunità di arti marziali in Bangladesh, in particolare le loro storie ed emozioni. Le arti marziali sono infatti più che un hobby nel paese: fungono sia da strumento di autodifesa sia da forma di intrattenimento. Nonostante ciò, le comunità continuano a ricevere pochi finanziamenti e scarsa visibilità mediatica.




Julius Nieweler per il reportage Whispers Say: “War is Coming”, menzione speciale nella sezione Student Award.
Questo progetto offre uno spaccato dell’approccio della società alla vigilia delle elezioni in Moldavia, con un particolare focus sull’influenza della Russia.




Afshin Ismaeli con l’immagine The Price of War, 1° classificato nella sezione Single Shot Award.
Lo scatto singolo vede protagonisti un padre mutilato e il figlio: due generazioni unite e afflitte da una ferita collettiva, che non può tuttavia lacerare il legame familiare.
 

 

Le open call per il non-profit

Quattro le organizzazioni premiate per il loro impegno verso tematiche sensibili dal punto di vista sociale: Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) Roma Blind Football, Nyodeema Foundation, Minority Rights Group International e infine Emergency.

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Roma Blind Football si occupa dal 2024 dell’attività calcistica di non vedenti e ipovedenti. Si fa inoltre carico della preparazione e l’assistenza per lo sviluppo dell’attività sportiva paralimpica.



Nyodeema Foundation è un’organizzazione senza scopo di lucro che promuove la consapevolezza, la tolleranza e la comprensione tra popoli e culture. Attiva in ambito internazionale, favorisce l’indipendenza economica e finanziaria a lungo termine dei soggetti coinvolti, favorendo la parità.



Minority Rights Group è una delle principali organizzazioni per i diritti umani che lavora a fianco di minoranze etniche, religiose e linguistiche, e dei popoli indigeni in tutto il mondo. La difesa si articola su tutti i fronti: dalla tutela linguistica a quella territoriale, dalle pari opportunità alla libertà di culto e credo.



Emergency, ONG ETS, è un’organizzazione internazionale nata in Italia nel 1994 allo scopo di offrire cure medico-chirurgiche alle vittime delle guerre. Il loro operato ha portato, in 20 anni di attività, alla cura gratuita di oltre 13 milioni di persone.


Tutte le serie e gli scatti vincitori saranno in mostra al Festival della Fotografia Etica di Lodi, dal 27 settembre al 26 ottobre 2025.

L’evento rappresenta l’unica tappa lombarda del prestigioso premio.

 

a cura di Stefano Superchi


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