SEZIONI

30 giugno 2025

Mantova Summer Festival 2025: un programma stellare!

 Mantova Summer Festival 2025

 un programma stellare!




Dal 2 luglio al 3 settembre 2025 Mantova si riaccende per la nuova edizione del Mantova Summer Festival.

Il festival, appuntamento fisso dell’estate mantovana, si conferma per la sua capacità di attrarre grandi nomi della musica, associati a location di pregiatissimo valore artistico e culturale. I concerti si svolgeranno tra Piazza Sordello, cuore della città, e l'affascinante Esedra di Palazzo Te, gioiello architettonico della seconda metà del XVII secolo di Giulio Romano.




L’edizione 2025 si apre in grande stile con quattro date in Piazza Sordello:

2 Luglio (21:30): CARLOS SANTANA 



Vincitore di Grammy e membro della Rock and Roll Hall of Fame, arriva a Mantova con il suo “Oneness Tour” e un carico di storia del rock che non ha bisogno di presentazioni. Un suono inconfondibile per il chitarrista di origine messicana che ha alle spalle cinquant’anni di carriera, da Woodstock alle sonorità jazz e fusion.




 

 

8 Luglio (21:30): NILE RODGERS & CHIC 

 


Un mostro sacro della musica mondiale, uno dei più grandi produttori, se non il più grande, sicuramente quello che ha maggiormente influenzato le più moderne sonorità funk-disco, fino all’ hip-hop contemporaneo.

Sue le produzioni di “Get lucky” dei Daft Punk, “We are family” delle Sister Sledge, “Let’s dance” di David Bowie, “Like a virgin” di Madonna, “Notorius” dei Duran Duran solo per ricordare le più celebri. Per quanto riguarda gli Chic c’è da aspettarsi una festa travolgente, un viaggio nella musica che ha fatto ballare più di una generazione.

 



Ad aprire la serata, alle (20:15):  i RIDILLO, storica band molto conosciuta dalle nostre parti, che da più di trent’anni rappresenta in modo raffinato e travolgente funk e soul all’italiana.


Ridillo - foto Stefano Superchi

Ridillo - foto Omar Previdi

Ridillo - foto Stefano Superchi




11 Luglio (21:30): VOGLIO TORNARE NEGLI ANNI ’90 



Un live show interattivo dedicato agli anni Novanta in uno spettacolo ricco di musica, animazione, ballerine e tante sorprese.


16 Luglio (21:00): NICK CAVE 

 

 

 

 A chiudere gli appuntamenti di luglio in Piazza Sordello sarà Nick Cave, accompagnato sul palco dal bassista dei Radiohead Colin Greenwood. Il concerto ripercorrerà la storia di Cave, una storia fatta di poesia e spiritualità, cupa e spigolosa ma ricca di una profondità che pochi riescono a raggiungere. Dopo il successo del tour sold-out 2024 e del bellissimo album “Wild God” (il 18° in studio con i Bad Seeds), Nick Cave torna a deliziare il pubblico con la sua presenza magnetica.




 



 

Ad Agosto e Settembre si trasloca all’’Esedra di Palazzo Te con un’altra serie di appuntamenti di cui parleremo più approfonditamente più avanti. Ricordiamo le date e gli artisti che potrete sentire:

 




27 Agosto: WILLIE PEYOTE con una tappa del suo tour 2025 “Grazie ma no grazie”. Il rapper cantautore torinese dai testi ricchi e urticanti che lasciano il segno si definisce “nichilista, torinese e disoccupato, perché cantautore fa subito festa dell’unità e rapper fa subito bimbominkia”.

 

 

29 Agosto: MASSIMO RANIERI con il tour “Tutti i sogni ancora in volo”.





30 Agosto: DIODATO. Ricordato dal grande pubblico soprattutto per il suo successo sanremese “Fai rumore”, porterà a Mantova il suo nuovo live intenso e coinvolgente.

 

31 Agosto: LUCIO CORSI. Una data molto attesa per il cantautore esploso in maniera deflagrante all’ultimo San Remo, da sconosciuto (ai più) a star nazionale. A Mantova con il nuovo tour “Estate 2025”.

 



1 Settembre: CRISTIANO DE ANDRÉ in “De Andrè canta De Andrè - best of Estate 2025”.

 

2 Settembre: FIORELLA MANNOIA sul palco in versione sinfonica con “Fiorella Sinfonica-Live con Orchestra”.

 



3 Settembre: Il Mantova Summer Festival 2025 chiude con l’ex Spandau Ballet TONY HADLEY,  in tour con “Tony Hadley 45”, per celebrare i suoi quarantacinque anni di carriera.



Informazioni Utili:

Per i dettagli, i biglietti e gli aggiornamenti sul programma completo del Mantova Summer Festival, visitate il sito ufficiale: www.mantovasummerfestival.it.



 

a cura di Stefano Superchi

 

27 giugno 2025

Flipper e JukeBox, un binomio d'altri tempi che un boomer non può dimenticare

FLIPPER E JUKEBOX, UN BINOMIO D'ALTRI TEMPI CHE UN BOOMER NON PUÒ DIMENTICARE

 



Flipper e Jukebox! Due icone della cultura popolare del XX secolo che hanno segnato un'epoca. Chi, nato tra gli anni 50/60/70, non ha passato tempo accanto a questi due contenitori di gioco e di intrattenimento?

 


Due mondi diversi spesso situati nei medesimi locali, che hanno animato per almeno 3/4 decenni svariati luoghi di aggregazione.

 


Il flipper rappresenta il mondo del gioco e dell'intrattenimento attivo, con le sue lucine e suoni che segnavano gli esiti delle partite; richiedeva abilità e strategia.
 


 

Il jukebox, invece, ha rappresentato il mondo della musica attorno a cui ci si radunava per selezionare e ascoltare le canzoni preferite o le hit dell'estate in corso. Spesso si sceglieva quella che serviva a colpire al cuore l'amore del momento, un binomio che ha segnato un'epoca.
 

 


Negli anni '50 e '60, il flipper e il jukebox erano due presenze fisse nei bar, nei ristoranti, nei bagni e negli hotel della Romagna o della Versilia, due modi diversi di passare il tempo e divertirsi che han convissuto insieme fino alla loro sparizione.
Il flipper e il jukebox furono due simboli della cultura giovanile dell'epoca,
strumenti per i giovani non solo di divertimento, ma anche di espressione della propria identità.
 


Oggi per i “diversamente giovani” di allora, sono oggetto di retro-nostalgia, simboli di un'epoca meravigliosa purtroppo passata, quando la vita era più semplice e l'intrattenimento era più diretto.
Ci furono diversi tipi di Jukebox: i primi, quelli meccanici, utilizzavano meccanismi a leva e a pulsante per selezionare le canzoni.
 


 

 


Gli elettrici, che fanno il loro ingresso con l'arrivo dell'elettricità, divennero più sofisticati e iniziarono a utilizzare motori per riprodurre la musica.
Infine i digitali di ultima generazione che possono riprodurre musica in formato dgt e offrire funzionalità più avanzate, come la selezione delle canzoni tramite touchscreen.
Ma come dimenticare l'emozione di inserire la monetina e scegliere col tasto la canzone?
 


Il flipper fu strumento col quale mostrare la propria abilità oltre che un meccanismo quasi ipnotico con la sua combinazione di abilità e fortuna.
Ha le sue radici nel gioco della Bagatelle, un gioco di abilità che consisteva nel lanciare palline su un tavolo con chiodi e ostacoli.


 

Nel XIX secolo, il gioco della Bagatelle si evolve nel pinball, che utilizzava una pallina e un meccanismo a molla per lanciarla su un tavolo inclinato. Fino all'arrivo del flipper che, dagli anni '30 e '40 divenne popolare negli Stati Uniti, con l'introduzione di dispositivi elettromeccanici e la creazione di temi e personaggi. Negli anni '60 e '70, con l'introduzione di dispositivi elettronici e la creazione di giochi più complessi, vive una significativa trasformazione.
 


 

Ma è degli anni '80 e '90 l'età d'oro del flipper, con la creazione di giochi come "Addams Family" e "Twilight Zone".
Ci furono vere e proprie competizioni durante quel periodo, con giocatori che si sfidavano per ottenere i punteggi più alti.

 


Con l'evolversi della tecnologia queste due scatole magiche subiscono un forte declino, tuttavia, negli ultimi anni, c'è stata una rinascita dell'interesse che spesso sfocia nel collezionismo: molti appassionati collezionano flipper e jukebox vintage e li restaurano per preservarne la storia.
 


Simboli della gioventu degli anni più belli del XX secolo, restano memoria e nostalgia nei cuori di molti, uno più emozionale, l'altro più adrenalinico, spesso furono forieri di amori galeotti e passioni adolescenziali. Per molti boomer rimangono tra le "tecnologie" più affascinanti a cui si è assisto, qualcosa di immortale, nonostante internet, nonostante tutto.

Giovanna Anversa

24 giugno 2025

Alfa Romeo, dal 1910 icona di stile

 Alfa Romeo

dal 1910 icona di stile

 



 Il 24 Giugno 1910 viene fondata ufficialmente a Milano la Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, conosciuta a tutti con l’acronimo “Alfa”.

La storia dell’Alfa Romeo, simbolo di ingegno meccanico, audacia sportiva e identità ben delineata da uno stile leggendario, inizia, a dire il vero, qualche anno prima, e non a Milano.
 


È il 1906 quando nasce a Napoli la Società italiana automobili Darracq, da una collaborazione italo-francese. Il progetto però fatica a decollare e si decide quindi per il trasferimento a Milano, zona Portello, dove nasce la prima vettura firmata Alfa, la 24 Hp, progettata da Giuseppe Merosi, che incarna fin da subito la vocazione sportiva che contraddistinguerà il marchio per oltre un secolo.
 

Alfa 24 Hp

Il logo, che diventerà un’icona del settore, nasce nel 1910, quando l’illustratore Romano Cattaneo, mentre aspetta il tram in Piazza Castello, ha l’intuizione di caratterizzare l’Alfa unendo due simboli di Milano, la Croce Rossa su sfondo bianco e il biscione visconteo, dando così vita a un marchio inconfondibile, tra i più conosciuti dello scenario automobilistico mondiale.
 



La svolta arriva nel 1915, quando l’ingegnere napoletano Nicola Romeo prende le redini dell’azienda. Con un solido retroterra tecnico e una visione imprenditoriale davvero lungimirante, Romeo trasforma la fabbrica in un polo moderno e competitivo. Tre anni dopo, ne cambia il nome in Alfa Romeo.
 

 


Negli anni Venti e Trenta l’Alfa Romeo viene consacrata nell’olimpo dello sport, con la prima e storica vittoria al Campionato del mondo Costruttori con la P2, nel 1925. Ma nel dopoguerra il mito diventa leggenda, grazie alle Alfetta 158 e 159, pilotate da fuoriclasse come Nino Farina e Juan Manuel Fangio. In quell’epoca Enzo Ferrari crea la Scuderia Ferrari come reparto corse dell’Alfa Romeo, preludio a un altro capitolo epico dell’automobilismo italiano.
 

Alfa Romeo P2

Alfetta 158

La guerra e le difficoltà economiche portano alla nazionalizzazione della società nel 1933, ma il marchio non smette di progredire. Negli anni Cinquanta la Giulietta incarna il boom economico e il desiderio di rinascita, poi arriverà la Giulia, elegante e veloce, che diventerà parte dell’identità nazionale. Dagli anni Sessanta verrà aperto il grande stabilimento di Arese e Alfa diventa parte dell’immaginario collettivo. Gli anni Settanta e Ottanta sono i più turbolenti, fra crisi energetica, tensioni sociali e problemi industriali, culminati con l’acquisizione da parte del gruppo Fiat nel 1986


 


foto Stefano Superchi

 

Ma il Dna Alfa, nonostante tutto, non si scalfisce, anche perché il fascino non si limita alla strada, ma si trasferisce in un processo osmotico nelle forme d’arte che tocca.


 


Le sue vetture compaiono in film di culto come l’immortale “Il Laureato”, diventando simboli di ribellione, stile e libertà. Nei film, come nella vita reale, gli estimatori celebri non mancano, da Steve McQueen a James Bond. Nel campo musicale l’Alfa è evocata, da Lucio Dalla ai Baustelle, come simbolo di nostalgia e passione.
 


Oggi, mentre il mondo dell’auto si spinge verso l’elettrico e la sostenibilità, Alfa Romeo affronta la transizione con la consapevolezza della propria storia. Con lo sguardo sempre rivolto all’innovazione, ma senza dimenticarsi del proprio passato, per coniugare cuore, competenza e stile. L’eredità di un canone estetico che continua a correre, con lo stesso rombo che l’ha resa eterna.


Stefano Superchi




foto Stefano Superchi

21 giugno 2025

Buone nuove da Risorgiva Dischi!

Buone nuove da Risorgiva Dischi

 


Torniamo a parlare della label indipendente Risorgiva Dischi, che sta preparando l’atteso “Il Suono della Bassa”, la compilation che si prefigge di unire le diverse voci musicali locali che sono finora rimaste isolate. Voci e suoni locali, ciascuno con il proprio stile e la propria storia, che daranno vita a un progetto che intende diventare un elogio alla diversità e all’energia creativa della Bassa.



Risorgiva è una microetichetta di musica indipendente.
Tipo una sorgente naturale nel bel mezzo della pianura.
Pubblica musica urgente ed è casa per chi vaga tra la nebbia e l’afa della golena.


Sono stati al Sonic Temple Studio di Parma, dove, accolti da Domenico Vigliotti, hanno iniziato a registrare Il Suono della Bassa, tutte le parti strumentali e buona parte delle voci in presa diretta. Mancano le ultime cose da sovraincidere e poi partiranno con mix, master e stampa dei cd, una piccola opera collettiva che, chissà, potrà riservarci anche qualche piccola sorpresa.

 
 
 
Nel frattempo, ci aggiornano sulle attività degli artisti della compagnia.

 

 

Mathys (nuovo arrivato nel roster Risorgiva) e Leonardo Visioli, dopo l’avventura sul Po di Boretto con Rivevive, dove hanno suonato sulla mitica motonave Padus, stanno lavorando ai loro rispettivi dischi. Li vedremo entrambi presto dal vivo a Casalmaggiore per una nuova piccola rassegna che è in cantiere. Nel frattempo potrete vedere Mathys & Les Mortels a Brescia da Ananke il 26 giugno alle 20.00.




I Koomari hanno fatto il primo live con un megaschermo, ad un passo da San Siro, hanno suonato in quintetto al Porte Aperte Festival di Cremona in apertura al leggendario Gianni Maroccolo. La prossima occasione per vederli dal vivo è il 13 luglio a Sabbioneta (MN) per il Sabbio Summer Fest 2025 allo Spalto Bresciani.


Anche Sine Tiler in questo periodo è particolamente attivo, sta finendo le registrazioni del suo nuovo disco che sarà un nuovo concept album. Ha anche iniziato collaborare con un gruppo di artisti di Dublino ad un progetto di sonorizzazioni per cene artistiche a tema.


 


I f.lli giordano sono stati molto attivi questa primavera, prima all’Arci Primo Maggio di San Benedetto Po per festeggiare la festa del lavoro, poi il 17 maggio all’Arci Dallò di Castiglione delle Stiviere.

 

 

São Miguel da Torino discende il fiume fino a Guastalla. Giovedì 26 giugno sarà a kaffeklubben di Guastalla all’interno della rassegna “Moltitudini” per un piccolo talk in cui si parlerà di Risorgiva e un live set in acustico assieme a Matteo Salzano, alle ore 21.00.
Per Matteo Salzano è anche atteso un EP, sempre distribuito da Risorgiva.

 



 

In attesa di nuove, graditissime, news, rimaniamo qui in riva al fiume tra caldo, zanzare e notti che si allungano, dove con Risorgiva Dischi succedono un sacco di cose belle.

Stefano Superchi
 



TESTIMONI NEL TEMPO. Torna la rassegna cinematografica estiva curata da Emanuele Piseri

 TESTIMONI NEL TEMPO Cinque film per tornare ad essere umani   UNA RIFLESSIONE Anto’, fa ccaldo…   Così sospirava Luisa Raineri in un claim...