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27 giugno 2025

Flipper e JukeBox, un binomio d'altri tempi che un boomer non può dimenticare

FLIPPER E JUKEBOX, UN BINOMIO D'ALTRI TEMPI CHE UN BOOMER NON PUÒ DIMENTICARE

 



Flipper e Jukebox! Due icone della cultura popolare del XX secolo che hanno segnato un'epoca. Chi, nato tra gli anni 50/60/70, non ha passato tempo accanto a questi due contenitori di gioco e di intrattenimento?

 


Due mondi diversi spesso situati nei medesimi locali, che hanno animato per almeno 3/4 decenni svariati luoghi di aggregazione.

 


Il flipper rappresenta il mondo del gioco e dell'intrattenimento attivo, con le sue lucine e suoni che segnavano gli esiti delle partite; richiedeva abilità e strategia.
 


 

Il jukebox, invece, ha rappresentato il mondo della musica attorno a cui ci si radunava per selezionare e ascoltare le canzoni preferite o le hit dell'estate in corso. Spesso si sceglieva quella che serviva a colpire al cuore l'amore del momento, un binomio che ha segnato un'epoca.
 

 


Negli anni '50 e '60, il flipper e il jukebox erano due presenze fisse nei bar, nei ristoranti, nei bagni e negli hotel della Romagna o della Versilia, due modi diversi di passare il tempo e divertirsi che han convissuto insieme fino alla loro sparizione.
Il flipper e il jukebox furono due simboli della cultura giovanile dell'epoca,
strumenti per i giovani non solo di divertimento, ma anche di espressione della propria identità.
 


Oggi per i “diversamente giovani” di allora, sono oggetto di retro-nostalgia, simboli di un'epoca meravigliosa purtroppo passata, quando la vita era più semplice e l'intrattenimento era più diretto.
Ci furono diversi tipi di Jukebox: i primi, quelli meccanici, utilizzavano meccanismi a leva e a pulsante per selezionare le canzoni.
 


 

 


Gli elettrici, che fanno il loro ingresso con l'arrivo dell'elettricità, divennero più sofisticati e iniziarono a utilizzare motori per riprodurre la musica.
Infine i digitali di ultima generazione che possono riprodurre musica in formato dgt e offrire funzionalità più avanzate, come la selezione delle canzoni tramite touchscreen.
Ma come dimenticare l'emozione di inserire la monetina e scegliere col tasto la canzone?
 


Il flipper fu strumento col quale mostrare la propria abilità oltre che un meccanismo quasi ipnotico con la sua combinazione di abilità e fortuna.
Ha le sue radici nel gioco della Bagatelle, un gioco di abilità che consisteva nel lanciare palline su un tavolo con chiodi e ostacoli.


 

Nel XIX secolo, il gioco della Bagatelle si evolve nel pinball, che utilizzava una pallina e un meccanismo a molla per lanciarla su un tavolo inclinato. Fino all'arrivo del flipper che, dagli anni '30 e '40 divenne popolare negli Stati Uniti, con l'introduzione di dispositivi elettromeccanici e la creazione di temi e personaggi. Negli anni '60 e '70, con l'introduzione di dispositivi elettronici e la creazione di giochi più complessi, vive una significativa trasformazione.
 


 

Ma è degli anni '80 e '90 l'età d'oro del flipper, con la creazione di giochi come "Addams Family" e "Twilight Zone".
Ci furono vere e proprie competizioni durante quel periodo, con giocatori che si sfidavano per ottenere i punteggi più alti.

 


Con l'evolversi della tecnologia queste due scatole magiche subiscono un forte declino, tuttavia, negli ultimi anni, c'è stata una rinascita dell'interesse che spesso sfocia nel collezionismo: molti appassionati collezionano flipper e jukebox vintage e li restaurano per preservarne la storia.
 


Simboli della gioventu degli anni più belli del XX secolo, restano memoria e nostalgia nei cuori di molti, uno più emozionale, l'altro più adrenalinico, spesso furono forieri di amori galeotti e passioni adolescenziali. Per molti boomer rimangono tra le "tecnologie" più affascinanti a cui si è assisto, qualcosa di immortale, nonostante internet, nonostante tutto.

Giovanna Anversa

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