PER JORGE
Poi, di nuovo, sorge il sole sui giusti e i meno giusti.
Tempi duri, di ferro, cantava Giorgio, in quei Vecchi Tempi.
Ci accadde ogni possibile male ed ogni pensabile bene, ciascuno preso del labirinto di una gioventù oscura e vitale.
Gioventù di compagnia, di bar, di stadio, di musica e concerti.
Per Giorgio, per altri, stare dentro le cose, in prima fila, fianco a fianco non è atteggiamento, ma necessità e attitudine.
Goliardia, ironia, umorismo a volte greve, il balsamo per curare colpi e ferite del mondo e della vita.
Su quelle strade, dentro treni e pullman, sotto tendoni e palchi, dentro gli stadi, amici ritrovano sé stessi in altri amici, in tante storie simili e diverse.
Giornate e nottate scorrono emollienti, saporose e fresche come una pinta di inchiostro irlandese. Poi parlare cantare ridere incazzarsi, tutti sport che vogliono buona squadra e accurata preparazione...
“Essere contemporaneo, creare il tuo tempo e non rifletterlo” M. Caetaeva.
Giorgio era così, ha creato il suo tempo, in ogni momento.
Giorgio riusciva a fondere momenti, persone, situazioni differenti. Compagnia e Famiglia, persone e serate memorabili...
Occorre un gruppo per andare allo stadio? Facciamolo !
Voglio scrivere e cantare le mie canzoni, fare musica come voglio io? Eccoci !!
Sarebbe bello fare un bella festa popolare con gente, musica e gruppi. Che ci vuole, avanti !!!
Giorgio è e sarà sempre questo, cuore grande, mani robuste, adatte al lavoro e ad aiutare chiunque nel bisogno.
Con Andrea, Denny, Lele guarda qui ogni tanto e fatti due risate.
Che una birra, una sigaretta, una pacca sulla spalla o un vaffanculo non si negano a nessuno...
Giancarlo Roseghini
Quanto mi manchi fratello mio
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