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29 agosto 2024

Il film Mary Poppins compie 60 anni. Ma non li dimostra.

 Il film Mary Poppins compie 60 anni

Ma non li dimostra


Mary Poppins compie 60 anni e la Tata Mary continua ad incantare. Che sia proprio una Tata non ne siamo certi, è piuttosto un mix tra fata, tata, zia, super eroina dai poteri magici, angelo custode dolce e autorevole allo stesso tempo, praticamente perfetta in ogni aspetto.

Insieme a Bert (Dick Van Dike), lo spazzacamino dal cuore d'oro e dal sorriso contagioso, cattura due fratellini considerati turbolenti che fan scappare tutte le tate, con piccole magie, gesti semplici e affettuosi e regole sane, regole che ora le piccole pesti percepiscono come un gioco, come normalità e non più come una costrizione. In verità più che pestiferi i ragazzini sono ignorati nelle loro esigenze di bambini a causa dei tanti impegni degli adulti e dalle loro, ormai obsolete rigidità. Tema trito e ritrito se vogliamo, ma la figura di Mary va oltre il suo tempo e ne scardina i vecchi precetti fatti di imposizioni imprescindibili e prive di senso.

 


Ed è proprio della fantasia, di gesti affettuosi, di ascolto che i due fratellini hanno bisogno. Mary Poppins non vola solo con il suo ombrello magico, ma plana anche sulle correnti del cambiamento sociale degli anni ’60. In un’epoca in cui il movimento femminista stava prendendo il volo, Mary si presenta come un’eroina sorprendentemente moderna: indipendente, sicura di sé e capace di ribaltare le gerarchie familiari, l'ordine a tutti i costi e i rigidi dettami con un sorriso e una canzone.

L’approccio di Mary all’educazione dei bambini Banks tra fantasia e senso di responsabilità, riflette le nuove teorie pedagogiche che stavano emergendo. Il film non predica: semplicemente mostra e riflette. Mentre il mondo cambia, Mary Poppins continua a offrire una visione di famiglia e società in cui la magia non sta nel conformarsi, ma nel trovare la propria voce. Forse è questo che ha permesso al film di rimanere rilevante, decennio dopo decennio, o forse il portare alla luce che, qualunque sia l'epoca, i bambini hanno bisogno sempre delle medesime cose: amore, attenzione, tenerezza, regole logiche e non intransigenti, libertà di giocare, sognare, fantasticare, di musica, ballo e canto, di colori e di un pizzico di magia.

Giovanna Anversa

 


COME NASCE IL FILM E ALTRE CURIOSITA'

In una grande villa adagiata sulle colline di Hollywood vive una famiglia. Non una qualunque. Il capofamiglia è infatti uno degli uomini più famosi al mondo, al punto che il suo stesso nome è divenuto un brand: Walt Disney. Nella realtà il papà di Topolino ha due figlie che, in un pomeriggio del 1938, sono davanti a lui per raccontargli con entusiasmo di un libro che hanno appena letto. Si tratta di un romanzo scritto quattro anni prima da una donna di origine australiana di nome Pamela Lyndon Travers. Fra quelle pagine prende vita un personaggio molto particolare: una bambinaia magica che arriva dal cielo aggrappata a un ombrello e che, giunta a Londra nella fantomatica Via dei Ciliegi, rivoluziona in positivo la vita della famiglia Banks.

 


Disney ci trova degli elementi interessanti e decide di farne un film. Contatta l’autrice e qui prende il via un braccio di ferro destinato a durare oltre vent’anni. La Travers, infatti, non intende cedere alcun diritto per lo sfruttamento della propria opera. Men che meno a chi, secondo lei, ne vorrebbe fare un cartone animato per bambini. Già, perché in quel libro c’è molto di più di una semplice favola moderna: c’è la sublimazione di un’infanzia difficile, quella della scrittrice vissuta fra la scomparsa del padre alcolizzato e la depressione di sua madre. Mary Poppins era nata proprio per alleviare quei tormenti. Ispirata da una sua zia con la quale era cresciuta e inserendo elementi autobiografici, la Travers aveva immaginato la figura di una tata capace di portare armonia e amore in una moderna famiglia tramite pochi ma efficaci elementi fra i quali nascondere una velata critica sociale. La vera magia di Mary Poppins è infatti quella di far riscoprire ai Banks l’importanza dei piccoli gesti, del reciproco affetto e dell’attenzione verso il prossimo, indipendentemente dai valori materiali della vita.

 


Tutte cose che nel corso della sua infanzia la futura scrittrice non aveva avuto. Finalmente nel 1961, dopo anni di tira e molla, Disney la spunta. Anche a fronte di un’offerta molto generosa, la Travers decide di cedere ma esige di essere coinvolta nel processo creativo e artistico. Per dare il volto a Mary Poppins viene scelta Julie Andrews. L’idea è del produttore Jack Warner, che aveva scartato l’attrice per il ruolo della protagonista in “My fair Lady” e che in tal modo intendeva scusarsi. Sarà un’intuizione vincente. Le musiche, altro elemento cardine della pellicola, vengono invece affidate a un team di compositori di prim’ordine quali Richard e Robert Sherman e Irwin Kostal. Comporranno una colonna sonora che diventerà leggendaria.

 


Il 27 agosto 1964, quando al Grauman’s Chinese Theatre di Los Angeles va in scena la prima di “Mary Poppins”, il pubblico è in visibilio. C’è anche Pamela Lyndon Travers, ma si è presentata spontaneamente, dato che Disney non l’ha neppure invitata. Delusa per la trasposizione realizzata e per il fatto che parte delle sue indicazioni erano state deliberatamente ignorate, la scrittrice scoppia in lacrime al termine della proiezione. In un certo senso la sua creatura le era stata portata via. Il film otterrà un successo incredibile, vincendo cinque Oscar e divenendo un classico immortale che ha fatto sognare milioni di spettatori nell’arco di questi ultimi sessant’anni. Quelli nei quali abbiamo imparato che nella vita, «con un poco di zucchero, la pillola va giù» e che, anche se per ognuno di noi Mary Poppins prima o poi è volata via, non si deve smettere di guardare il cielo. Magari un giorno potrebbe tornare.

GLI EFFETTI SPECIALI

Mary Poppins è stato un film pionieristico per l'uso degli effetti speciali. La scena in cui Mary Poppins vola con il suo ombrello è stata realizzata utilizzando cavi invisibili e tecniche di sovrapposizione delle immagini. Anche l'integrazione di attori live-action con personaggi animati nella scena "Supercalifragilistichespiralidoso" fu un'innovazione per l'epoca.



IL MONDO ANIMATO

Anche la sequenza in cui Mary Poppins, Bert e i bambini entrano in un mondo animato e ballano con pinguini animati è stata un'impresa tecnica rivoluzionaria per l'epoca.


LA BORSA DI MARY POPPINS

La famosa borsa di tappeto da cui Mary Poppins estrae oggetti di dimensioni incredibili è diventata un simbolo iconico del personaggio. L'effetto è stato ottenuto utilizzando set con aperture nascoste e oggetti posizionati strategicamente fuori dalla vista della telecamera, creando l'illusione che gli oggetti provenissero direttamente dalla borsa.


LA CASA DEI BANKS

La casa dei Banks al n.17 di Cherry Tree Lane è stata interamente costruita nei Walt Disney Studios a Burbank, California. Il dettaglio e la cura messi nella creazione del set hanno contribuito a dare al film un'atmosfera autentica del quartiere londinese, nonostante fosse girato interamente in studio.


 


 

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