LIEVE
Cinque film sospesi
tra la Terra e il Cielo
Rassegna cinematografica all'aperto
Casalmaggiore (cortile Museo Diotti)
17 Luglio - 14 Agosto
a cura di Emanuele Piseri
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| artwork Stefano Superchi @2024 |
Prende il via Mercoledì 17 Luglio, curata come sempre da Emanuele Piseri, la consueta rassegna di cinema estivo nel cortile esterno del Museo Diotti di Casalmaggiore. Una serie di 5 film che saranno proiettati dalle 21:30 con un biglietto di ingresso di 3 € (ridotto 2,50 €) e la possibilità di fare la tessera valida per tutto il ciclo a 12 € (ridotto 10 €). In caso di maltempo la proiezione si svolgerà al chiuso. Per maggiori informazioni potete visitare questo link al Museo Diotti.
La presentazione di Emanuele Piseri, curatore della rassegna:
Piove. Manca solo che nevichi, in questo modo potremmo dire che davvero è stato un anno difficile, citando il titolo del primo film. Non è la sede per poterlo approfondire, ma certo i fatti di politica internazionale, lo spettro del surriscaldamento climatico, l’imperante sostituzione della vita reale con il surrogato della vita online, portano davvero a dover maturare una riflessione. Diciamo solo che “è stato un anno difficile” (e probabilmente lo sarà anche quello che verrà) è l’incipit del discorso di fine anno per tutti i Presidenti della Repubblica francesi, da Georges Pompidou in poi. Da questa blague tratta dal film di Toledano e Nakache è partita la necessità anche quest’anno di dover parlare di fatti. Che accadono, sono accaduti e che possono accadere.
Con un aggettivo (LIEVE) che faccia da cappello a tutta la rassegna. Com’è successo con il piccione della foto che ho pensato per la realizzazione del manifesto. Con lieve volevo fotografare proprio quell’angelo di San Rocco appena liberato nel dicembre 2023 dalla pesante impalcatura. Approfittando del facile ossimoro lieve, leggero, etereo - scultura, sarebbe stato un ottimo modo per rappresentare il concetto con una certa ironia… La realtà ovviamente stupisce perché supera sia la capacità previsionale che anche la più rosea delle aspettative. Ecco che sopra la statua c’era appoggiato come fosse un cappello in posa quel piccione che campeggia sui manifesti.
Era meno colorato di così come appare, ma meritava il maquillage. Ho pensato proprio che fosse straordinario questo caso perché definiva il significato della rassegna: temi densissimi come le difficoltà della vita anche nei paesi più civili, affrontati in modo lieve attraverso espedienti e inventiva per affrontare il lavoro. Perchè è di lavoro, di socialità vissuta che parla questa rassegna fatta di commedie (tranne una). Magari potrebbe essere definita una rassegna da boomer, ma è una rassegna vera. Compresa la parentesi di quel gran geniaccio di Glazer e il suo La zona d’interesse.
Paradossale, incredibile, ma da credere. Sospeso tra la terra e il cielo. Ci si può stare, basta avere un piccione come copricapo che ci liberi da preconcetti e ci faccia pensare di non poterci aspettare che tutto fili liscio. In questa rassegna succederà questo.
Lieve - Cinque film sospesi tra la terra e il cielo aprirà i battenti a partire dal 17 Luglio 2024, fino al 14 Agosto. Le proiezioni avranno inizio alle ore 21.30, come sempre aspettando l'avvenuto tramonto, che speriamo anche quest’anno arrivi prima man mano ogni mercoledì che passa (in caso di maltempo la proiezione avverrà in uno spazio interno). Il costo del biglietto è fissato a 3 euro per l’intero e 2,50 per il ridotto. C'è la possibilità di abbonarsi non solo alla rassegna, ma anche annualmente alle mostre organizzate dal museo e alla permanente, possibilmente visitando il sito www.museodiotti.it, oppure chiamando il numero 0375 200416. Il costo è di 12 e 10
euro. Questi i suggerimenti per evitare eventuali code all'ingresso, facilitando così il lavoro in biglietteria.
Vi aspettiamo!
LIEVE
CINQUE FILM SOSPESI TRA LA TERRA E IL CIELO
Mercoledì 17 Luglio 2024, ore 21.30
Un anno difficile
di Olivier Nakache e Eric Toledano (2023)
Giovedì 25 Luglio 2024, ore 21.30
Foglie al vento
di Aki Kaurismaki (2023)
Mercoledì 31 Luglio 2024 ore 21.30
La zona d’interesse
di Jonathan Glazer (2023)
Rudolf Höss e famiglia vivono la loro quiete borghese in una tenuta fuori città, tra gioie e problemi quotidiani: lui va al lavoro, lei cura il giardino e i figli giocano tra loro o combinano qualche marachella. C'è un dettaglio però. Accanto a loro, separato solo da un muro, c'è il campo di concentramento di Auschwitz, di cui Rudolf è il direttore. I premi non si contano per questo film che è l’ennesimo gioiello del regista britannico. Jonathan Glazer è un grande analizzatore dell’ambivalenza del contemporaneo, diviso tra la sfera personale e quella sociale, si confronta qui con un romanzo di Martin Amis.
Mercoledì 7 Agosto 2024, ore 21.30
Minari
di Lee Isaac Chung (2020)
Anni '80. La famiglia di origine coreana Yi si trasferisce dalla California all’Arkansas, in una casa su ruote in mezzo a un terreno agricolo che il padre Jacob vuole coltivare, con prodotti tipici coreani, al fine di venderli ai rivenditori di Dallas. Jacob vuole fare tutto per proprio conto, rifiutandosi di pagare qualcuno che gli dica dove e come poter usufruire dell’acqua del proprio terreno, facendosi aiutare solamente dallo strambo Paul.
Mercoledì 14 Agosto 2024, ore 21.30
Palazzina Laf
di Michele Riondino (2023)
A Taranto nel 1997, Caterino lavora all'Ilva come operaio siderurgico. Un giorno, i dirigenti aziendali decidono di fare di lui una spia per individuare gli operai di cui sarebbe bene liberarsi, Caterino pedina i colleghi con lo scopo di denunciarli.
Un film dal solido impianto civile e dagli echi grotteschi e arrabbiati che rimandano a La classe operaia va in paradiso di Elio Petri.
a cura di Stefano Superchi
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