Street Art
La prima personale in Italia di
Shepard Fairey (OBEY)
“Quando guardo l’umanità in generale, la maggior parte delle persone desidera vivere in pace. La maggior parte della mia arte si concentra sulle tematiche di giustizia, e l’esito della giustizia è una società più equa, giusta e pacifica. Attraverso la mia arte, voglio ricordare alle persone l’uguale umanità di tutte le persone, indipendentemente dalla loro razza, religione, nazione o cultura. Non c’è un noi contro di loro; c’è solo un noi.”
– Shepard Fairey
OBEY: The Art of Shepard Fairey porta in Italia per la prima volta un’esposizione museale interamente dedicata a Shepard Fairey (OBEY), uno degli street artist più influenti a livello internazionale, che con la sua arte ha mostrato l’evoluzione della Street Art e dei suoi linguaggi. La mostra, aperta dal 16 maggio al 27 ottobre 2024 negli spazi della Cattedrale presso la Fabbrica del Vapore di Milano, offrirà al pubblico un’opportunità senza precedenti di esplorare l’universo artistico di Obey.
Curata dall’artista e dalla galleria Wunderkammern è in coproduzione con la Fabbrica del Vapore e con il supporto del Comune di Milano.
La mostra è un viaggio visivo e concettuale attraverso i 35 anni di carriera dell’artista grazie a una ricca collezione di opere da lui personalmente selezionate: accanto a un corpus di lavori tra i più rappresentativi della sua produzione artistica, saranno presentati numerosi pezzi unici inediti concepiti appositamente per l’occasione.
Grazie ad un percorso immersivo ideato appositamente per la Fabbrica del Vapore, ogni sezione offrirà allo spettatore la personale visione dello street artist e verrà stimolata una profonda riflessione.
Suggestive e potenti sono le opere della sezione ambiente dove l’artista desidera aprire un dialogo con lo spettatore ricordandogli l’importanza della collettività nella salvaguardia del nostro pianeta.
Shepard Fairey (Charleston, 1970) è l’artista dietro Obey, uno street artist di fama mondiale le cui opere sono diventate icone della lotta contro le ingiustizie sociali, ambientali e civili. La sua carriera ha preso il via nel 1989 con la campagna sticker ‘André The Giant Has a Posse’ e ha raggiunto l’apice nel 2008 con l’opera ‘HOPE’, un ritratto di Barack Obama diventato emblema della campagna presidenziale. Le sue opere si contraddistinguono per uno stile essenziale e una palette minimalista. Influenzato dalla cultura punk-rock, che ha insegnato all’artista a mettere in discussione le convenzioni sociali, Obey ha dipinto oltre 130 murales distribuiti in sei continenti.
a cura di Stefano Superchi
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