CremonaJazz 2025
Dieci anni di CremonaJazz. Ricorre quest’anno il compleanno tondo della rassegna che da tempo è entrata di diritto nelle manifestazioni di riferimento per gli appassionati del jazz.
Versione di lusso quella di quest’anno, con musicisti che ritornano dalle nove edizioni precedenti, ovviamente con nuovi progetti, ed altri artisti che si presenteranno per la prima volta sul prestigioso palcoscenico dell’Auditorium Giovanni Arvedi, un incanto architettonico che da solo varrebbe il prezzo del biglietto.
Si comincia martedì 13 maggio con il botto: Al Di Meola, pioniere della fusione tra world music, rock e jazz. La sua costante attrazione per i ritmi sincopati, combinati con melodie appassionate e armonie sofisticate gli ha fruttato gli encomi della critica mondiale, tre album d’oro e più di sei milioni di dischi venduti. Formidabile virtuoso della chitarra, compositore prolifico con oltre venti album come leader alle spalle, torna a CremonaJazz con un trio che promette scintille.
Si prosegue lunedì 19 maggio con Ana Carla Maza in trio. Compositrice, violoncellista e cantante cubana, artista ricca di ritmo e di colori, Ana Carla Maza si appresta a intraprendere il suo tour più ambizioso: il Caribe World Tour 2025, tra USA, Regno Unito, Italia, Francia, Germania, Spagna, Asia, Australia, America Latina e tanti altri paesi. Ciò dopo aver raccolto numerosi riconoscimenti internazionali, più di 435 concerti in 21 paesi e centinaia di migliaia di spettatori.
Mercoledì 19 maggio ci sarà la formidabile voce cantante e recitante di Petra Magoni con un versatile quartetto d’archi (Arkè String Quartet) per uno spettacolo in cui la musica distorce e capovolge la realtà. Un concerto che passa dalle avanguardie, alla beat generation ai giorni nostri scandagliando musiche e testi che hanno sovvertito gli schemi e cambiato le anime, facendoci guardare il mondo sotto una prospettiva diversa.
Giovedì 5 giugno sarà il giorno del ritorno di Fabrizio Bosso a CremonaJazz per presentare About Ten, il progetto con cui rilegge, grazie agli arrangiamenti di Paolo Silvestri, ancora i grandi maestri del genere come Ellington e Gillespie, in alternanza a brani originali. L’inconfondibile suono della tromba di Bosso, la sinergia e l’interplay del suo quartetto uniti agli arrangiamenti, eleganti e pieni di swing, di Silvestri per l’ensemble di fiati, danno vita a una musica raffinata, vivace, imprevedibile, ricca di colori e nuove sonorità.
Martedì 10 giugno è il turno di Francesca Tandoi. Le sue performance sono state definite più volte “un’esplosione di swing” e il suo pianismo energetico ed elegante allo stesso tempo. Pianista virtuosa, vocalist elegante, ottima compositrice e straordinaria band leader, Francesca Tandoi ha collaborato con artisti di fama internazionale e negli ultimi anni è stata la formula del trio ad esserle più congeniale, permettendole una libertà espressiva ad ampio raggio in cui mantiene ben saldo il legame con la tradizione jazzistica ma con la mente proiettata verso il futuro.
A chiudere la rassegna, venerdì 20 giugno, sarà Stefano Bollani. Artefice lo scorso anno in Auditorium Arvedi di un concerto al fulmicotone con Danish Trio, il grande Stefano Bollani torna in versione piano solo per mettere a nudo tutto il suo enorme talento. Le sue performance, governate dall’estro del momento, spaziano fra i generi e le epoche più diverse, dalla classica al jazz, dal pop ai ritmi sudamericani, da Poulenc a Lucio Dalla passando per Frank Zappa, in un gioco musicale dove a condurre sono improvvisazione e creatività.
a cura di Stefano Superchi
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