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05 febbraio 2025

Camel Trophy, una leggenda ancora viva. Di Cesare Mori.

Camel Trophy

una leggenda ancora viva

 



Il Camel Trophy in 20 anni di eroica storia ha fatto sognare appassionati di fuoristrada e non, tanto che ancora oggi il ricordo di questa gara epica è presente nell’immaginario collettivo di tante persone, non solo amanti delle quattro ruote. Qualcuno si chiederà cosa c’entra questo argomento con la cultura. La risposta è molto semplice, come è semplice la linea del nostro magazine online. Officina Coolturale dà spazio a tutto ciò che appassiona e dà piacere alle persone, non ha recinti.
Ed è per questo che ospitiamo con piacere Cesare Mori, che ci parla della sua passione per il Camel Trophy, che sarebbe riduttivo confinare al semplice ruolo di corsa automobilistica, fu una prova con se stessi, un mirabolante avvenimento sportivo che affascinò sia per i luoghi dove si svolse che per la bellezza dei mezzi in competizione, vere e proprie opere d’arte.
 

Officina Coolturale


 


Il Camel Trophy è stata una delle più dure competizioni internazionali per fuoristrada, svoltasi dal 1980 al 2000, con il patrocinio e la sponsorizzazione della Reynolds Tobacco con il marchio  Camel.
Aveva fin da subito dimostrato le prime difficoltà, sia per gli equipaggi che per i mezzi impegnati nella massacrante competizione negli angoli più impervi del pianeta, a cui molte persone hanno sognato di partecipare.
Le fuoristrada utilizzate nella prima edizione  furono le Jeep CJ5, mentre a partire dal secondo anno vennero utilizzate le Land Rover, prima le Range Rover 3500 V8 e  successivamente tutti i modelli in produzione, ovvero Land Rover 88 terza serie, 90 e 110, Defender, Discovery e Freelander, fino all'ultima edizione.

 


Tutte le vetture erano preparate dal reparto veicoli speciali della casa madre (Land Rover Special Vehicles) e verniciate con il leggendario color sabbia (sand glow).
Le autovetture erano di serie, come uscite dalla casa madre, ad eccezione di alcuni accessori utili alla sicurezza dell'equipaggio e alla guida in fuoristrada, ovvero roll cage esterno, estintore, radio cb, pala e piccone, verricello anteriore, bull bar, lampade brandeggiabili, portapacchi, taniche per il carburante, piastre da sabbia ecc... 

 



Alla partenza ad ogni equipaggio veniva fornito un budget di spesa per procurarsi altro materiale da portarsi in auto per affrontare al meglio il percorso, considerando il fatto di avere poche possibilità di rifornimenti di materiale e cibo durante il percorso stesso.
Alcuni mesi prima di ogni competizione, iniziavano le selezioni, svolte in gran parte in Inghilterra nella tenuta di Eastnor Castle nello Herefordshire, vicino a Birmingham (attuale sede della Land Rover experience). Per gli equipaggi Italiani le selezioni continuavano anche in Italia, principalmente a Ferrara e a Perugia.
 

 

I vari aspetti delle selezioni comportavano test di guida in fuoristrada, la conoscenza della meccanica dell'auto 4x4 e della lingua inglese, il corretto uso della motosega e un test psicologico, oltre ovviamente alle visite mediche.
Negli anni ottanta e novanta il Camel Trophy era un diventato un sogno per gli appassionati di fuoristrada e viaggi avventura, anche per la formula proposta che non prevedeva alcuna spesa da parte dei partecipanti.
Nelle riviste specializzate di settore si trovava la scheda di partecipazione (con lo slogan “Alla guida vogliamo te”) da compilare e spedire all'organizzazione per le selezioni italiane, furono in tanti quelli che provarono a partecipare.

 


Nel Camel Trophy 1985 svoltosi nel Borneo, che partiva da Samarinda per arrivare a Balikpapan, furono utilizzate le nuovissime Land Rover 90 con motorizzazione 2500 4 cilindri diesel aspirato.

Questa edizione, vinta dall'equipaggio tedesco, è stata forse la più dura e impegnativa per tutti i partecipanti e anche per l'organizzazione, in quanto, a causa delle intense piogge, si dovette far ricorso agli elicotteri per spostare tutti i mezzi, che a causa del fango sprofondavano e non riuscivano piu' a procedere.

Cesare Mori

 





Tutte le edizioni del Camel Tropy

1980: Transamazzonica. Il primo Camel Trophy percorse la Transamazzonica da Belém a Santarém per 1600 km in 12 giorni. I tre equipaggi, tutti tedeschi, erano equipaggiati con Jeep CJ 6.


1981: Sumatra. Il Camel Trophy 1981 venne disputato a Sumatra sempre da tre equipaggi tedeschi su Range Rover. Il percorso era di oltre 1600 km da Medan a Jambi.
 

1982: Papua Nuova Guinea. Nel 1982 la manifestazione diventa internazionale. Accanto ai soliti tre equipaggi Tedeschi c'erano un equipaggio olandese, uno italiano e uno USA tutti su Range Rover. L'edizione partiva dal Mont Hagen e finiva dopo 1600 km a Madang. Il Camel Trophy del 1982 in Papua Nuova Guinea fu vinta dell'equipaggio italiano (pilota Cesare Giraudo - Giuliano Giongo) e vide per la prima volta gli "Special Tasks", cioè le prove speciali.


1983: Zaire. Nello Zaire si disputò un'edizione con sette equipaggi provenienti da 7 Nazioni. Il percorso era di 1600 km da Kinshasa a Kisangani e venne affrontato con i Land Rover 88 III serie. La vittoria andò all'equipaggio olandese. L'equipaggio italiano era formato dall'erpetologo naturalista Aurelio Girelli e dal pilota di mongolfiere Paolo Contegiacomo che si aggiudicarono "ufficiosamente" il Team Spirit Award (premio ufficializzato dal 1985).
 

1984: Brasile. Nel 1984 si torna in Amazzonia da Santarém a Manaus. I 12 equipaggi si affrontarono nel percorso, ormai cancellato dalle piogge, della prima edizione su Landrover 110. Vinse l'equipaggio italiano.


1985: Borneo. L'edizione del 1985, disputata nel Borneo, partiva da Samarinda per arrivare a Balikpapan. I 16 equipaggi, provenienti da 8 nazioni, si affrontarono con i Land Rover 90 in un percorso durissimo, tanto da dover fare ricorso agli elicotteri per spostare la carovana dal punto dove si era arenata. Il Camel Trophy '85 fu vinto dall'equipaggio tedesco. In quell'anno fu istituito il "Team Spirit Award", un premio assegnato dai partecipanti all'equipaggio che dimostrava il maggior spirito di squadra: fu vinto dal secondo equipaggio brasiliano.
 

1986: Australia. L'edizione 1986 era di oltre 3218 km percorsi in soli 13 giorni: si partiva da Cooktown fino a Darwin su Land Rover 90. Parteciparono 14 nazioni e vinse la Francia, con gli italiani al secondo posto. Piloti, Daniele Terzi e Giorgio Albiero. Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio australiano.
 

1987: Madagascar. L'edizione del 1987 vide 14 Team attraverso un percorso di 2252 km da Diego Suarez a Fort Dauphin. Gli equipaggi avevano a disposizione le nuove Range Rover 2.4 TD e gli italiani vinsero per la terza volta. Piloti Vincenzo Tota e Mauro Miele. Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio spagnolo.
 

1988: Sulawesi. Nell'isola di Sulawesi, in Indonesia, si sfidarono 12 equipaggi su Land Rover 110. Il percorso era di 2092 km. La partenza era a Manado, con arrivo a Ujang Padang. Vinse l'equipaggio turco. Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio della Gran Bretagna.
 

1989: Amazzonia. Nel 1989 si tornò per la terza volta in Amazzonia. Il percorso di 1700 km partiva da Alta Floresta fino a Manaus. Presero parte 14 equipaggi su Land Rover 110 e la vittoria finale andò alla Gran Bretagna. Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio belga.
 

1990: Siberia. Si cambiò totalmente ambientazione: i concorrenti si sfidarono in Siberia da Bratsk a Irkutsk con le nuove Land Rover Discovery. Vinse l'equipaggio olandese. Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio delle Isole Canarie.
 

1991: Tanzania e Burundi. Si sfidarono 17 equipaggi in Tanzania e Burundi, seguendo le orme di David Livingstone alla ricerca delle sorgenti del Nilo. Si partiva con le Land Rover Discovery da Dar es Salaam per giungere, dopo oltre 1600 km, a Bujumbura. L'edizione venne vinta dall'equipaggio turco, che si aggiudicò anche il "Team Spirit Award". Per la prima volta venne istituito lo "Special Tasks Award", vinto dall'equipaggio austriaco.
 

1992: Brasile e Guyana. L'edizione del 1992 vede ancora una volta il ritorno in Amazzonia. Gli equipaggi, sempre su Land Rover Discovery, partirono da Manaus, in Brasile, per arrivare a Georgetown, attraversando anche la savana. Vinse l'equipaggio della Svizzera. Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio USA, mentre lo "Special Tasks Award", andò all'equipaggio francese. L'equipaggio Italiano venne composto da due piloti e due giornalisti: alla guida il medico Luciano Nava e l'istruttore ISEF Uberto Liuzzo, mentre i due giornalisti furono il pilota veterano Beppe Gualini e il fotoreporter di Max Filippo Leonardi.
 

1993: Sabah/Malesia. Il Camel Trophy 1993 si svolse a Sabah, la parte malese del Borneo. I 16 equipaggi partirono e arrivarono a Kota Kinabalu dopo un lungo giro di 1500 km a bordo delle Land Rover Discovery. Vinse l'equipaggio USA. Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio delle Isole Canarie, mentre lo "Special Tasks Award", andò agli equipaggi della Francia e dell'Austria.
 

1994: Sud America. I 18 equipaggi sulle Land Rover Discovery coprirono i 2590 km dalle Cascate di Iguazu in Argentina, attraversando il Paraguay fino a Hornitos in Cile. Vinsero gli spagnoli, che si aggiudicarono anche lo "Special Tasks Award". Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio sud-africano.
 

1995: Mundo Maya. L'edizione del 1995 prevedeva l'attraversamento di Belize, Messico, Guatemala, El Salvador e Honduras. I 20 equipaggi, sempre su Land Rover Discovery, partirono da Lamanai, in Belize, per arrivare dopo 1.700 km a Xunantunich, sempre in Belize. Vinse l'equipaggio della Repubblica Ceca, che si aggiudicò anche lo "Special Task Award". Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio russo.


1996: Kalimantan. Il Camel Trophy 1996 tornò nel Borneo, nella parte indonesiana. I 20 equipaggi si sfidarono per 1850 km sulle Land Rover Discovery da Balikpapan a Pontianak. Quell'anno il team italiano era rappresentato dall'emiliano Cristian Bertolani e dal romano Giampaolo Giusti. Vinse l'equipaggio greco, che si aggiudicò anche il nuovo premio "Land Rover Award". Il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio del Sud Africa, mentre l'ultimo "Special Task Award" andò all'equipaggio russo.


1997: Mongolia. Il 1997 è l'anno dell'ultimo Camel Trophy "duro". I 20 equipaggi partirono e arrivarono a Ulan Bator, attraversando il deserto di Gobi, per l'ultima volta con le Land Rover Discovery. Il team austriaco si aggiudicò la vittoria finale, il "Team Spirit Award" fu vinto dall'equipaggio svedese e il "Land Rover Award" andò all'equipaggio della Romania.
 

1998: Tierra del Fuego. Il Camel Trophy Tierra del Fuego vide 19 equipaggi dal Cile all'Argentina sulla piccola Freelander. La gara iniziò a Santiago del Cile e finì a Ushuaia, la città più a sud dell'Argentina. Vinse il team della Francia. Il "Team Spirit Award" fu vinto invece dall'equipaggio del Sud Africa, mentre il "Land Rover Award" andò all'equipaggio spagnolo.
 

1999: Perù. L’edizione è stata annullata.
 

2000: Tonga – Samoa. Nel Camel Trophy Tonga - Samoa i 16 equipaggi si sono affrontati soprattutto in mare, da Nuku'alofa ad Apia. I team hanno avuto a disposizione dei gommoni per le prove e le piccole Honda CR-V, con i Defender 110 come supporto. Vinse il team del Sudafrica.
 

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