Rino Gaetano
Una voce libera e profetica
Il 2 giugno 1981, all'età di 30 anni, muore in un incidente stradale Rino Gaetano, cantautore italiano iconico e innovativo degli anni '70 e '80.
La sua morte fu un evento tragico e inaspettato, che lasciò un vuoto nella scena musicale italiana e una moltitudine di fans che ancora oggi lo amano e lo ascoltano.
Salvatore Antonio Gaetano, noto come Rino Gaetano, nasce il 29 ottobre 1950 a Crotone. Inizia la sua carriera musicale giovanissimo, partecipando a concorsi canori e suonando in gruppi musicali locali.
Nel 1974 debutta con il singolo "I Love You Maryanna". Il suo stile unico, che mescola rock, pop e musica d'autore, seduce le giovani leve e lo porta a diventare uno degli artisti più innovativi e apprezzati della sua generazione.
"Aida", che parla dell'amore e della libertà, "Nuntereggae più", che esprime la voglia di ribellione e di cambiamento, vengono ascoltate fino a consumare i vinili da una miriade di giovani e le radio le passano senza sosta; ma non sono gli unici brani favolosi di Rino.
Il suo stile caratterizzato da testi poetici e ironici, da una musica che mescola rock, pop e musica d'autore, produce brani di una qualità quasi difficile da descrivere. Influenzato da artisti come Bob Dylan, Fabrizio De André e Francesco Guccini, non ha nulla da invidiare a questi giganti.
Noto per la sua creatività e la sua capacità di sperimentare con diversi stili e generi musicali, scrive canzoni, alcune meno famose, che spesso trattano temi come la solitudine, la nostalgia e la complessità dei rapporti umani, capolavori che han fatto la storia del cantautorato italiano.
"E cantava le canzoni", quasi un sonetto che si ispira alla nostalgia e alla memoria.
"Solo con io", dedica alla solitudine e alla introspezione.
"Tu, forse non essenzialmente tu", una fine esplorazione della complessità dei rapporti umani.
"Escluso il cane", metafora della esclusione, della discriminazione e della solitudine.
"La festa di Maria", storia di una festa e inno alla gioia.
Per non dimenticare album iconici quali:
"Mio fratello è figlio unico" (1976), che contiene alcune delle sue canzoni meno famose, come "Sfiorivano le viole" e "Dinamite".
"Aida" (1977) che oltre alla traccia omonima contiene eccellenze come "Meraviglioso buongiorno" e "Berta filava".
Il carattere artistico di Rino Gaetano era caratterizzato dall’originalità: Rino Gaetano era un artista originale e innovativo, che non si lasciava influenzare dalle mode del momento. Ma allo stesso tempo era anche introspettivo, le sue canzoni spesso esprimevano una profonda introspezione e una capacità di analizzare i propri sentimenti e pensieri.
L’ironia e il sarcasmo erano la sua cifra, nelle sue canzoni erano ingredienti fondamentali, ai quali aggiungeva un tocco di umorismo e di critica sociale.
La notte tra l’1 e il 2 giugno 1981, dopo aver finito di lavorare in studio, Rino ebbe un incidente. Trasportato d’urgenza, venne rifiutato da diversi ospedali per mancanza di reparti disponibili.
Nonostante la sua breve carriera, Rino Gaetano ha lasciato un'eredità perpetua nella musica italiana.
Le sue canzoni continuano a essere amate e ascoltate da generazioni di fan, la sua arte e la sua influenza si possono ritrovare in molti artisti italiani venuti dopo di lui.
Un artista fuori dagli schemi, capace di mescolare ironia e dolore, satira e poesia, che ha lasciato un’impronta indelebile nella canzone italiana d’autore.
Giovanna Anversa
BONUS TRACK
Riccardo Cocciante, Rino Gaetano, New Perigeo in concerto al Teatro Tenda di Roma (1981)
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