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09 maggio 2025

Dolce, curiosa e colorata, la Pimpa compie cinquant’anni di gentilezza

 Dolce, curiosa e colorata.

La Pimpa compie cinquant’anni di gentilezza

 


La Pimpa, la cagnolina a pois dei fumetti nata dalla matita di Francesco Tullio Altan, compie 50 anni. La prima striscia è uscita nel 1975 sul “Corriere dei Piccoli” ed è stato amore a prima vista per i bambini, ma non solo per loro, per l’approccio al mondo con poesia e delicatezza.

 


Non a caso Altan la presentò al pubblico con una storia che raccontava di Pimpa che invece di dormire si perdeva ad osservare la Luna.
Bianca, con gli inconfondibili pois rossi e i grandi occhi attenti, gentile e icona di bontà, la Pimpa non ha mai smesso di divertire e intenerire, facendo avvicinare tanti giovani lettori al linguaggio del fumetto. Quando Altan le diede voce e colori, nel pieno degli anni di piombo, il fumetto esprimeva le tensioni sociali e politiche del momento e questa cagnetta deliziosa, delicata e divertente sembrava un personaggio fuori dal tempo. Diversa da Cipputi (altro “prodotto” di Altan) che apparve nel 1976 e rappresenta ancora oggi una voce critica e amara nei confronti della società e della politica.
 


«Pimpa nacque da un disegno che Altan fece per sua figlia Kika ed è ancora oggi un esempio di linguaggio in grado di mettersi in relazione con i lettori più giovani» spiega Max Claudio Gallo, docente di Storia del fumetto all’Università degli Studi di Verona. Curiosa, allegra, sempre pronta a scoprire il mondo che la circonda, con il suo sguardo pieno di stupore la Pimpa vive ogni giorno come un'opportunità per conoscere qualcosa di nuovo.
Ogni episodio inizia con la colazione insieme all’inseparabile Armando, il suo migliore amico e “papà”, per poi lasciare spazio alla fantasia, con un viaggetto tra le nuvole, un dialogo con un frigorifero parlante o una scoperta dietro l’angolo di casa insieme con i suoi amici animali. Per la Pimpa, come per ogni bambino, ogni giorno è una piccola, grande avventura.
 


«Se si guarda ai disegni di Altan, si nota che l’utilizzo del colore fa la differenza e rappresenta uno degli elementi di popolarità di questo fumetto che ha affascinato diverse generazioni di lettori» sottolinea Gallo.
«Armando ha sempre la giacca azzurra, la Pimpa ha pois molto accesi, i prati sono di un verde brillante e il sole è di un caldo giallo. Sono elementi che fin da subito hanno attirato l’attenzione perché funzionali a creare un’atmosfera coinvolgente».
Dopo cinquant’anni la Pimpa è amata come e più di prima: riviste, libri, serie di cartoni animati, spettacoli teatrali e merchandising vedono la cagnolina di Altan come interprete indiscussa. Un successo che si rinnova dal 1975 non può essere soltanto il frutto di abitudine, soprattutto nei format destinati ai bambini.
 


Se la Pimpa continua a parlare anche al pubblico di oggi è perché è stata in grado di sfuggire alle mode del tempo, parlando di accoglienza, solidarietà, gentilezza e tanta fantasia, valori universali e senza tempo.
Anche se ha compiuto 50 anni, ogni mattina, dopo aver fatto colazione con Armando, la Pimpa è pronta a vivere di sogni e meraviglia, buttandosi a capofitto nel mondo con gli occhi sgranati e sognanti di un bambino.


Stefano Superchi



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