YUZURU HANYU
l'alieno piovuto sulla Terra
“This is my mission, I was born for my skating“
Considerato da chiunque si sia imbattuto, anche casualmente, in lui, un alieno, l’unico abitante di un pianeta altro e sconosciuto, il pattinatore di figura Yuzuru Hanyu non è solo un campione e un fuoriclasse ma una creatura che ha del divino.
Nato a Sendai, Giappone, il 7 dicembre 1994, inizia a pattinare all’età di 4 anni dimostrando subito un talento naturale di cui nemmeno lui, fino alla prima Olimpiade vinta, si rende conto. Come ogni bambino che si trova davanti a qualcosa che gli piace, percorre la sua strada, categoria dopo categoria e gara dopo gara, fino al debutto agonistico nell’autunno del 2010, all’età di soli 15 anni, data che segna l’inizio di una escalation non solo di successi sportivi ma anche artistici. Nella stagione successiva arrivano i primi successi: la Cup of Russia qualificandosi così per la Finale del Grand Prix e un bronzo ai Campionati Mondiali di Nizza, che lo consacrano definitivamente a livello internazionale grazie all’incredibile performance nel programma libero Romeo + Juliet, ancora oggi ricordato da tutti gli amanti della disciplina, programma che è solo l’inizio di tanti altri spettacolari ed unici.
L’ascesa prosegue inarrestabile. Nella primavera del 2012 si trasferisce a Toronto dove, sotto la guida del noto coach Brian Orser, emerge sempre più il suo incredibile potenziale tecnico ed artistico. La stagione 2013-2014 è gloriosa, conquista la vittoria nella Finale del Grand Prix, la vittoria alle Olimpiadi Invernali di Sochi e ai Mondiali di Saitama. Da quel momento diventa una vera e propria icona del pattinaggio di figura, che supera e distrugge tutti i campioni e i canoni di valutazione prima di lui. È adorato nel suo Paese e in tutto il mondo, grazie non solo al talento, ma anche al suo atteggiamento umile, rispettoso, educato, allegro, al suo carattere forte, tenace, coraggioso e combattivo e alla sua dolcezza.
Colleziona tutte le vittorie possibili con punteggi pazzeschi stabilendo per ben 19 volte il punteggio più alto mai raggiunto, superando sé stesso. L’arrivo del Covid lo costringe a ritornare in patria dove pratica allenamenti solitari e notturni sulla pista di Sendai dove è cresciuto. Ma Yuzuru Hanyu è molto altro e molto più delle vittorie e delle medaglie: è eleganza, danza, musica, armonia, bellezza e perfezione tutto in un solo uomo. Lo si può apprezzare nelle innumerevoli esibizioni di incredibile magnificenza in cui emergono capacità tecniche sconfinate, espressività, carisma, un corpo e un volto magnetici senza tralasciare il carattere fermo e testardo sorretto da solidi valori che non permettono mai di cedere ad alcun compromesso, intelligenza spiccata, vasta cultura con tanto di laurea conseguita mentre sosteneva l’impegno di una carriera che lo ha portato in cima al mondo. Dice di Yuzu (come lo chiamano i fans) il giornalista sportivo Massimiliano Ambesi:
In altri sport, Yuzuru Hanyū verrebbe definito un “game-changer”, colui che ha cambiato il corso della storia e ha fatto sì che la sua disciplina evolvesse nel tempo. Una sorta di punto di riferimento imprescindibile per tutti i giovani atleti, che sono cresciuti provando ad emularlo. Non a caso, il giorno del suo ritiro dalle competizioni, bisognerà distinguere tra il pattinaggio prima e durante la carriera di Hanyū e il pattinaggio dopo l’abbandono di Hanyū. Per trovare qualcosa di simile in altri sport, è necessario scomodare figure iconiche come Michael Jordan nella pallacanestro.
Yuzuru Hanyū passerà alla storia come la più alta espressione mai esistita di pattinatore completo, poliedrico, in grado di coniugare l’onnipotenza tecnica con l’eccellenza artistica.
Resto fermamente convinto che alla domanda “cos’è il pattinaggio di figura?” non ci potrebbe mai essere una risposta che non contempli Yuzuru Hanyū, semplicemente un assoluto fuoriclasse e un patrimonio inestimabile per la disciplina.
Ad un certo punto della carriera, la sua sensibilità e la sua intelligenza gli impediscono di proseguire all’interno delle competizioni, dove regole che si basano prevalentemente sui salti e sulle esecuzioni tecniche, inibiscono e mortificano la dote artistica che lo ha consacrato come il pattinatore più completo e inimitabile di tutti i tempi, nessuno mai prima di lui e per ora, nemmeno dopo. Nel luglio del 2022 convoca una conferenza stampa straordinaria per fare un annuncio importante: il ritiro dalle competizioni per diventare pattinatore professionista:
"Porterò il pattinaggio artistico in altri luoghi e con altre modalità; è finito un tempo, ne inizia un altro, non sono triste"
Inizia davvero una fase della sua carriera: veri e propri spettacoli di arte pura e di una qualità che lascia senza parole: coreografie, scenografie, costumi e prestazioni degni delle più alte rappresentazioni artistiche, shows che racchiudono musica, danza, recitazione, teatro e pattinaggio in un solo spettacolo e con un solo uomo in scena, una crasi tra Lindsay Kemp e Rudol’f Nureev… però sul ghiaccio.
Infine, per la sua delicata, e al tempo stesso sfacciata, bellezza è rincorso dai più grandi brand della moda (è Brand Ambassador di Gucci) prestandosi a servizi fotografici e pubblicitari dove appare straordinariamente meraviglioso, servizi che gli consentono di donare in beneficenza forti somme di denaro laddove lo tsunami del 2011 arrecò gravi danni che gli rimasero impressi nella memoria come un enorme trauma in quanto anche la sua famiglia fu tra quelle sfollate.
Atleta, campione, artista, produttore, modello di rettitudine con la missione del pattinaggio e della solidarietà.
“This is my mission, I was born for my skating“ (Y. Hanyu)
Giovanna Anversa
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